[Michael Hundin]

Vrih s'Kiell

Romulan

I due avevano iniziato a discutere. Neriòs non aveva espressamente enunciato il nome del suo informatore ma il Generale era sicuro che Maiek non ci avrebbe messo molto a capire che si trattava di lui.
L'argomento S'task era top secret, non si poteva assolutamente parlarne. Ma Vrih credeva che ci fosse stato un motivo, un vero motivo, se il Presidente della Tal Shiar, quel giorno dell'assegnamento di Neriòs sulla Khazara, gliene aveva parlato.
Vrih rimase in silenzio, seduto al suo posto.
Era una conversazione tra padre e figlio, lui non centrava nulla.

[Neris]

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Alle mie parole, l'espressione del mio padre adottivo praticamente non cambia, a dimostrazione di quanto professionale il Presidente della Tal'Shiar sappia essere anche di fronte al suo stesso figlio. Una reazione... anzi, una mancanza di reazione che da un parte mi solleva, ma dall'altra... Dopotutto, sono stato io a volere una conversazione formale, no? Non posso pretendere che mostri le sue emozioni. Mi dico.

"Sì, desidero parlare di mio padre." Rispondo quindi, sostituendo un più veritiero 'voglio' con un più diplomatico 'desidero', ma senza con questo diminuire la mia decisione nel scoprire la verità.... verità di cui, in effetti, sono in gran parte già a conoscenza. "Della verità dietro il suo esilio e la sua morte." Faccio una breve pausa e poi proseguo, decidendo di svelare le carte in mio possesso. "Sono venuto a conoscenza del fatto che non fosse un agente della Tal'Shiar ma un membro della famiglia reale, e che la sua accusa di tradimento avesse esclusivamente una funzione politica. È vero?"

Non che io non mi fidi del generale, ma voglio assolutamente sentire quello che ha da dire in proposito il mio padre adottivo, colui che con ogni probabilità mi ha salvato la vita ma che anche mi ha nascosto particolari dannatamente importanti.

[Master]

Maiek s'Rehu

Romulan

Sempre mantenendo un cipiglio formale, Neriòs dichiara apertamente ciò che vuole sapere.
Maiek non è da meno, continua ad osservare il figlio adottivo con sguardo serio, evitando di lasciar trasparire emozioni.
Tuo padre non era un agente della Tal Shiar. Lui... Maiek fa un respiro profondo, segno inequivocabile che la "barriera" dietro la quale sta celando le sue emozioni stia per crollare. ...era mio amico. Ed una persona onorevole e giusta. Una pausa, mentre il Capo della Tal Shiar formula con attenzione nella mente le prossime parole da dire. Quando suo fratello, Terrh, stava per sconfiggerlo definitivamente, lo convinsi a rifugiarsi su Vulcano. In questo modo salvai la sua vita, e la tua. Insieme al futuro di Romulus.

[Neris]

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Per un istante, le emozioni che sta provando il mio padre adottivo si mostrano, superando il suo autocontrollo. Un segno che mi fa comprendere quanto quello che sta dicendo sia reale: Maiek considerava veramente S'task come suo amico, e questa consapevolezza mi basta a far crollare qualsiasi sospetto che avessi su di lui. Se il presidente della Tal'Shiar non mi ha mai detto la verità sul mio padre biologico è solo perché non mi riteneva pronto e voleva proteggermi. Ma adesso che so la verità, che io sia pronto o meno, non ho intenzione di continuare a guardare mio... zio che manda in rovina l'Impero.

"Ti devo la vita, padre." Dico quindi, con un leggero sorriso che mi compare sulle labbra. Un sorriso triste, ma che indica anche il mio sollievo nel vedere tutti i miei ridicoli sospetti crollare. Anche ora che conosco la verità e che S'task s'Llhweiir è tornato ad essere la persona onorevole della mia infanzia, Maiek s'Rehu rimane per me come un padre. "Ma adesso ho intenzione di mettere questa vita che ti devo in pericolo." Continuo, mentre nella mia mente sento quasi l'eco delle parole di Maiek: Il futuro di Romulus. "Dalla distruzione di Vulcano... anzi, probabilmente da ancor prima, l'Impero sta perdendo colpi. E l'attuale imperatore non è degno del nostro rispetto. Potrei sposare mia cugina e raggiungere il trono in modo pacifico, ma non posso semplicemente rimanere a guardare mentre Terrh s'Dor distrugge ciò che i nostri antenati hanno creato e gioca con me come se fossi una sua pedina." Sorrido nuovamente, ma questa volta per l'effetto che le mie stesse parole fanno su di me: se fosse qualcun altro a pronunciarle, io stesso avrei arrestato e torturato quello che avrei considerato un dissidente. "Probabilmente la mia è una reazione troppo emotiva, ma temo che T'Shanik non sia riuscita a inculcarmi la logica vulcaniana."

[Master]

Maiek s'Rehu

Romulan

Dire la verità, aprirsi ad una parvenza dei sentimenti e delle emozioni che i vulcaniani amano chiudere fuori da sè stessi scioglie la dura scorza di cui è costituito Neriòs.
Maiek non capì il motivo per cui il figlio adottivo era inizialmente duro con lui: anche se il Generale gli aveva svelato la verità, perchè Neriòs l'aveva ritenuto in qualche modo colpevole o comunque l'aveva accusato?
A lungo ho aspettato questo momento. Tuo padre temeva il giorno in cui tu avresti deciso di rivendicare il trono, pur sapendo che hai tutte le ragioni per farlo.
Anche tua madre ha aspettato a lungo questo giorno, perchè credi che abbia insistito, ed insista, con la logica vulcaniana? Sperava che quando tu fossi venuto a conoscenza della verità, l'avresti lasciata correre, soddisfatto della tua vita. E lo stesso pensava Mijne, la moglie di Maiek e madre adottiva di Neriòs. Ma spetta a te e a te soltando decidere cosa fare della tua vita. Io ti appoggerò.

[Neris]

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Le sue parole mettono in luce un aspetto della mia madre naturale che non avevo mai considerato. Ci teneva così tanto ad insegnarmi la logica vulcaniana perché voleva proteggermi? Mi dico, stupito. Non che io approvi questa linea d'azione, ma molto probabilmente è perfettamente logica per una vulcaniana. Considero, per poi mettere da parte la questione. Su come considerare T'Shanik viste le nuove scoperte ci penserò più avanti, quando e se ne avrò la possibilità. Ora devo concentrarmi su quello che devo fare per prendere il posto che legittimamente mi spetta... e per vendicarmi, ovviamente. E sapere che Maiek e, di conseguenza, la Tal'Shiar saranno dalla mia parte mi fa solo piacere.

"I miei obbiettivi sono due: rivendicare il trono e riportare sicurezza e gloria nell'Impero." Affermo quindi, andando - ora che so che Maiek ha intenzione di appoggiarmi - direttamente al sodo. "Attualmente l'Impero è minacciato, oltre dall'incompetenza di mio zio, dall'alleanza tra la Federazione e i Klingon. Se non facciamo qualcosa in proposito, rischiamo di compromettere la sicurezza dei nostri confini, oltre che di 'distruggere' la nostra storia di conquistatori e di guerrieri."

[Michael Hundin]

Vrih s'Kiell

Romulan

Il Generale era rimasto in disparte fino a quel momento, lasciando che padre e figlio si chiarissero.
Era già al corrente di tutto ciò che era stato detto, e nella sua mente non potè fare a meno di ringraziare la prestanza di Maiek, che all'epoca della guerra civile tra Terrh e S'task, aveva aiutato il secondo a fuggire. Concedendo, di fatto, una speranza di rinascita all'Impero.
Ora c'era un legittimo pretendente al trono che aveva intenzione di sfidare e minacciare l'attuale Imperatore su tutti i fronti, ed avrebbe avuto l'adeguata sicurezza. La Tal Shiar era dalla sua parte.
Senza dubbio Maiek S'Rehu aveva già afferrato il motivo della sua presenza lì insieme a loro, ma Vrih ci tenne comunque ad espimerlo ad alta voce. E io, io ti aiuterò, Mio Signore.
Gli ci era voluta una grande forza di volontà per dire quelle due ultime parole, quelle parole che erano le stesse che aveva riservato all'Imperatore Terrh quelle poche volte che si erano visti o avevano parlato. Gli aveva sempre dato fastidio pronunciarle in direzione di un "sovrano fasullo", ma ora, rivolgendole a Neriòs, a quel ragazzo giovane ma con la preparazione adeguata e l'abilità per diventare Imperatore, era stato quasi contento di pronunciarle.

[Master]

Maiek s'Rehu

Romulan

Neriòs rese noti i suoi obiettivi: spodestare Terrh prendendone il posto e, di fatto, iniziare una guerra.
Maiek era pronto per entrambe le cose. Il Generale disse che avrebbe appoggiato l'erede al trono, senza dubbio ne avevano già parlato.
Vrih era un'importante pedina sullo scacchiere militare ed aveva molti sottoposti. Non per ultima cosa, era al comando dell'Ammiraglia dell'Impero Stellare Romulano.
Anche Maiek e la Tal Shiar sarebbero stati della partita.
Ma avrebbero dovuto evitare la guerra civile in tutti i modi. Altrimenti, Terrh avrebbe potuto vincere e Neriòs, lui, Vrih e chissà quanti altri sarebbero stati giustiziati. Dovremo attuare un colpo di Stato.
Disse ad alta voce il Presidente della Tal Shiar. Anni e anni di esperienza aiutavano la sua mente ad elaborare il piano migliore per portare suo figlio al trono.
Senza una strategia perfetta, non è sicuro che riuscirai nel tuo intento, figlio mio.

[Neris]

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Sentirmi chiamare 'mio signore' mi risulta piuttosto strano... come l'intera situazione, in effetti. Ma, nonostante la stranezza, accolgo quelle parole con piacere. Se il colpo di stato riuscirà, allora essere chiamato in quel modo sarà una cosa assolutamente normale. Se, invece, fallirà... beh, a quel punto non avrò più nulla di cui preoccuparmi.

"Ne sono consapevole." Affermo, alle parole di mio padre. "Ed è per questo che ritengo sia opportuno approfittare di questa nostra riunione per scambiarci idee su come organizzare questo colpo di stato e ciò che verrà dopo."

[Michael Hundin]

Vrih s'Kiell

Romulan

Ora che l'accordo tra Neriòs e suo padre Capo della Tal Shiar era stato raggiunto, occorreva fare solo un'ultima mossa, e avrebbero avuto l'Imperatore sotto scacco matto.
Prima di ciò, direi, se siete d'accordo, di contattare il Pretore. Metterlo al corrente dei nostri piani è un rischio, ma sono certo che anche lui converrà con noi che la possibilità di una guerra civile dall'esito infausto rinforzerebbe solamente i nostri nemici.
Il Generale raggiunse il terminale, inserì le requenze criptate e contattò il Pretore, ed il suo viso apparve davanti ai tre.