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TSE [QUEST] 12 hours, intensive training
#11

S'rrel Erovan

Caitian

Alle parole del comandante Paris, la sala ologrammi prese vita. Mentre il mondo attorno a lei cambiava, S'rrel si prese qualche istante per osservare la situazione: un runabout schiantato chissà dove, probabilmente in un mondo inesplorato. Dalla vegetazione che la caitiana poteva vedere oltre le vetrate della navetta, il pianeta doveva essere di classe M o comunque abitabile. Erano, ovviamente, necessarie delle vere e proprie analisi prima di lasciare l'abitacolo, ma il tenente Ivanova aveva già dichiarato di volersene occupare lei. Quindi a S'rrel sarebbero toccati la consolle comunicazioni e, soprattutto, il controllo dei morti. Insomma, non era un ufficiale medico ma all'Accademia aveva ricevuto una minima educazione al primo soccorso e... beh, il fatto che quei due ufficiali sembrassero morti non significava che lei dovesse darlo per scontato.

Trattenendo un sospiro, S'rrel si guardò attorno, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarla a confermare che i morti fossero morti, come ad esempio un tricorder medico. Se non avesse trovato nulla avrebbe comunque controllato le ferite e soprattutto il polso dei due ologrammi, per quanto dubitasse fortemente che fossero ancora 'vivi'. Se avesse confermato che - per quanto poteva capirne lei che non era un medico - i due erano stecchiti, allora avrebbe rivolto la sua attenzione alla consolle comunicazioni, dicendo: "Comandante, prrroverei ad inviarrre una richiessta di soccorssso, ssse il ricetrasssmettitore sssubspaziale è ancora funzionanttte." Insomma, un altro lavoro in cui lei non era specializzata ma non aveva importanza: le sue conoscenze, per quanto basilari, avrebbero dovuto bastare. E se il ricetrasmettitore non fosse stato funzionante... beh, avevano un ingegnere con loro, no!? Quindi, dopo aver informato il comandante dei suoi propositi, avrebbe controllato che il runabout avesse ancora abbastanza energia per svolgere quanto da lei detto assieme alle operazioni della collega sull'altra consolle (un black out in quel momento non era proprio l'ideale) e avrebbe iniziato a lavorare sulla consolle.
#12

Feezal Mettus

Denobulan

Annuisce sicuro verso Paris, quindi la sala muta. Man mano che l'ambiente si va a formare attorno ai presenti lui ne osserva i vari particolari che emergono. Una volta ritrovatosi all'interno della navetta non ci mette troppo tempo a realizzare cosa è successo. Lo scenario è chiaro: una navetta schiantata... Osservando brevemente all'esterno attraverso gli oblò presumibilmente su di un pianeta di classe M.
Quando le due donne si rivolgono a lui, essendo in comando, le risposte arrivano coincise chiare e dirette. Feezal non vuole rischiare di lasciare eventuali dubbi alle due sottoposte. Ha già una catena di priorità di cose da fare in mente e vuole sbrigarle tutte in ordine e con precisione. "Non sappiamo quanta energia è rimasta. Priorità al segnale di soccorso... Non si sprechi a trasmetterne uno lei, attivi quello automatico tenente." afferma, come detto, deciso verso la caitiana.
"Setti i sensori per un area di due kilometri, risoluzione 50%, non ci serve sapere troppo e non voglio togliere energia al segnale di soccorso. Io prendo l'attrezzatura di sopravvivenza e prepariamoci alla sopravvivenza. Io controllo se possiamo stare o no qui... Ma dato lo scopo del programma sono quasi certo che dovremo abbandonare la navetta." Il tono è sempre deciso, detto questo, ovviamente osservando le due donne, nota con piacere che la Caitiana sta andando a controllare come stanno i due ufficiali che lui aveva dato per scontato fossero morti. Annuisce soddisfatto quindi affianca Eva e controlla lo stato della navetta in modo molto veloce. Una volta fatto questo andrà a recuperare un kit medico, un phaser e un tricorder... Tutta attrezzatura che si metterà addosso.
"Ah, dimenticavo... Armatevi!" si rivolge alle due cercando di tirare fuori il kit di sopravvivenza numero uno dal suo scompartimento. "Quando ci siete prendete anche voi un kit di sopravvivenza."
#13

L'energia residua della navetta permette di inviare la richiesta di aiuto in subspazio, poi la consolle comunicazioni si spegne sotto il naso di S'rrel. Eva Svetlana Ivanova riesce a eseguire la scansione ambientale e riscontra che l'atmosfera è quella di un pianeta di Classe M standard. Nessun pericolo è riscontrato dai biofiltri. La risoluzione non è ottimale ma in un raggio di 2 km non ci sono segni di vita, a parte qualche animaletto innocuo. E' presente un debole segnale di energia a 3.5 km a nord, ma la risoluzione non permette di sapere altro... La consolle si spegne sotto gli occhi di Eva e Feezal, che nel frattempo ha potuto notare che c'è una perdita di refrigerante del nucelo a curvatura... Il che significa solo una cosa: scappate prima di morire ustionati o fritti dall'esplosione del nucleo.

I due ufficiali in plancia con voi sono morti stecchiti.

I kit e tutto l'equipaggiamento (phaser, tricorders) risultano intatti e funzionanti nonostante lo schianto.
#14

Eva Svetlana Ivanova

Human

Osservando la consolle il tenente Ivanova potè riscontrare il risultato della ricerca per un raggio di 2 km non ci sono segni di vita, a parte qualche animaletto innocuo. E' presente un debole segnale di energia a 3.5 km a nord, ma la risoluzione non permette di sapere altro. Queste stesse informazioni le comunicò al resto della squadra.

"Dalla scansione non risultato segni di vita rilevanti per un raggio di 2 km, tuttavia Signore ho captato un debole segnale proveniente da nord a 3.5 km forse potremmo controllare".

All'interno della navetta la situazione non stava migliorando anzi, si era riscontrata anche un perdita di refrigerante questo significava una possibile esplosione del nucleo a curvatura. Come richiesto dal loro capo squadra Eva si preoccupò di raccogliere l'equipaggiamento per la sopravvivenza, dei tricoder a disposizione scelse quello tattico per avere altre possibilità, certa che la collega caitiana avrebbe preso quello scientifico. Osservò gli altri membri inviare un segnale automatico di soccorso un attimo prima che l'energia si esaurì definitivamente.
Alla cintura inserì anche un phaser type 1 e si riunì rapidamente con gli altri per allontanarsi il più possibile dalla fusoliera del Runabot precipitato prima di essere investiti dall'esplosione o dall'onda d'urto.

"Signor credo che dovremmo allontanarci almeno di 500 metri per essere sicuri di non venire feriti."

Una sua opinione personale ma di certo il loro ufficiale superiore aveva esperienza per sapere anche questo si spera.

Ten. KIRA TALIA
Ten. EVA SVETLANA IVANOVA


[Immagine: 4d47541182ee6d5679af696b2ab1beb4.jpeg]
#15

S'rrel Erovan

Caitian

Come aveva già immaginato, i due ufficiali erano morti. In una situazione simile avrebbe dovuto sentirsi turbata da quel fatto, ma - nonostante il perfetto realismo di quello che vedeva e toccava - non poteva dimenticarsi che quei due erano soltanto un mucchio di fotoni. Quindi, che importanza aveva se erano morti? Sicuramente l'unico difetto di quella simulazione era quello di essere consapevoli che si trattasse di una simulazione.

"Sisssignore." Si limitò a dire, all'affermazione del comandante. Si mise a lavorare sulla consolle, inviando con successo il segnale di soccorso automatico. "Sssegnale inviato, comandante." Fece in tempo di affermare, prima che la consolle comunicazioni si spegnesse davanti a lei. Fantastico, va tutto a pezzi. Pensò, mentre si girava verso i due colleghi, giusto in tempo per notare il segnale di una perdita di refrigerante al nucleo di curvatura prima dello spegnimento della consolle. Sì, evidentemente lo scopo del programma era quello di far loro abbandonare la navetta.

Seguendo l'esempio del comandante, anche S'rrel si mosse rapidamente per recuperare dell'attrezzatura - per la precisione un phaser, un tricorder scientifico e un kit medico - e seguì gli altri fuori dal runabout. Ascoltò le parole del tenente, considerando la questione mentre continuava a muoversi il più rapidamente possibile. Quanto avrebbero dovuto allontanarsi prima di essere al sicuro? Non essendo un ingegnere non aveva un'idea precisa di quanti danni potesse fare l'esplosione del nucleo di curvatura di una navetta. L'unica cosa che poteva fare, per adesso, era quella di allontanarsi con i colleghi il più possibile prima dell'esplosione.
#16

Feezal Mettus

Denobulan

Non va, non va non va! Non ci voleva proprio una perdita di refrigerante... Purtroppo la consolle si era spenta troppo presto, senza fargli capire quanto tempo avevano. In media una perdita di refrigerante ci mette una buona decina di minuti a far entrare il nocciolo del reattore in stato critico, ma non sapeva quando la perdita si era verificata, potrebbero essere anche solo pochi sencondi... Dopo essersi sistemato la strumentazione presa si rivolge alle due, annuendo poi verso Eva. Il tono è estremamente deciso, le parole misurate. E' vero, è una simulazione, ma sa che bisogna dare il meglio.

"Molto bene sia per il segnale che per la traccia rilevata... Non so quanti minuti abbiamo, non sono riuscito a controllare bene... Muoviamoci!" ora urla, quindi si fionda sul retro della navetta, il portellone è ancora chiuso. Senza pensarci troppo apre il pannello al di sotto del pannellino di controllo e opera sul comando manuale di apertura, incrociando le dita.

Se riesce nell'operazione e quindi se la porta si apre, procede ad uscire dalla navetta. Farebbe poi cenno con la mano verso le colleghe: "Forza, correte! Temo che 500 siano anche pochi per un'esplosione del genere, se vedete anfratti in cui ripararci sarebbe perfetto!"
Anche lui, ovviamente inizia a correre e scrutare attorno a sé per eventuali ripari.
#17

Feezal Mettus riesce ad aprire il portellone dopo qualche sforzo fisico dato che non c'è più energia.
La squadra inizia a correre in direzione ovest poichè il portellone è orientato in quella dirazione.
Si inizia a sentire il tipico rumore di sovraccarico. Neris potrà notare dopo circa 800 metri di corsa, quindi dopo un bel po' di fatica e fiatone, che c'è una sorta di roccia abbastanza grande da proteggere i tre a circa 500 metri. Le formazioni rocciose in quella direzione si fanno sempre più fitte, insomma per scampare all'esplosione sembra un posto piuttosto carino.
#18

La squadra esce dal portellone del runabot precipitato un attimo dopo che il l'ufficiale Metteus sia riuscito a aprire il portello lavorando sui collegamenti elettrici, quando si trovano all'esterno tutti iniziano a correre su ordine del loro caposquadra, in direzione ovest, Eva spinge sulle gambe slanciate senza voltarsi indietro, quando dalla navetta iniziano a sentirsi i primi suoni di sovraccarico. Dopo cinquecento metri la bionda umana osserva l'espressioni dei suoi compagni sono tutti impegnati a cercare un riparo in grado di proteggerli dall'esplosione, il Tenente Erovan indicherà un gruppo di rocce che raggiungo dopo aver percorso 800m dal runabot ma come aveva ipotizzato il loro capo squadra non sembra ancora sufficiente, Eva annuisce riprendendo fiato, sente i muscoli del corpo affaticati e lei con un po' di fiatone ma deve compiere un ultimo sforzo, cosi si dirige verso una sorgena di roccia più grande sul terreno roccioso cercando di fare altri  400 metri, dal runabot arrivano suoni inquietanti che fanno presagire ad una esplosione imminente.

Ten. KIRA TALIA
Ten. EVA SVETLANA IVANOVA


[Immagine: 4d47541182ee6d5679af696b2ab1beb4.jpeg]
#19

S'rrel Erovan

Caitian

Annuì alle parole del comandante Mettus, seguendolo velocemente sul retro della navetta. Lo osservò trafficare col portellone, chiedendosi se doveva dare una mano, ma non ce ne fu bisogno: in breve tempo il denobulano riuscì a forzarlo, permettendo ai tre la fuga. Mentre correva lontano dall'esplosione imminente (come dimostrava il rumore del sovraccarico sempre più forte), S'rrel si guardò intorno con una calma forse eccessiva... ma non poteva farci niente, nonostante il realismo di ciò che la circondava, non si sentiva veramente in pericolo di vita. Se aveva paura di qualcosa, era di fallire il test. Non certo di morire. Ed era il desiderio di riuscire a superare qual test che la faceva correre con tutta la forza che aveva, quasi che temesse veramente di essere colpita da un'esplosione. Quella corsa sostenuta era di certo faticosa e cominciava ad avere fiatone, ma la caitiana aveva ricevuto un addestramento fisico - per quanto non professionale, in quanto aspirante ufficiale scientifico - all'Accademia e, probabilmente, era solo quello che le permetteva di continuare a correre senza crollare a terra. Oh, quanto aveva odiato quelle lezioni... e quanto ora era felice di averle frequentate!

Memore delle parole del comandante, si mise a cercare un qualche possibile rifugio... una roccia o una cavità, qualcosa che potesse proteggerli dalla forza dell'esplosione. Quando il suo sguardo cadde su una roccia che sembrava adatta, la indicò agli altri col braccio. "Sssignore, quella rrroccia... dovrrrebbe essssere adatta... come rrrrifugio." Disse, notando come, in quella direzione, sembravano esserci diverse formazioni rocciose. Probabilmente quel luogo era il migliore per rifugiarsi. Si diresse verso quelle rocce, nella speranza che gli altri facessero altrettanto e di riuscire a buttarsi dietro ad uno di quei ripari prima che il runabout esplodesse.
#20

Feezal Mettus

Denobulan

Fortunatamente non ci vuole molto, a parte lo sforzo fisico per aprire il portellone. Ed eccoli che corrono via più veloce che possono dalla navetta. Lui è il più avanti, nonostante l'attrezzatura che non facilita i movimenti. Non lancia nemmeno uno sguardo all'indietro ma urla, sebbene la voce sia spezzata da un fiato corto non indifferente "Forza!! Muovetevi!"
Poi ad un tratto S'Rrel gli fa notare delle formazioni rocciose. Lui da buon ufficiale rallenta il passo, lasciando che le colleghe lo vadano a seguire, fa un gesto con il braccio verso Eva per indirizzarla "Grande occhio S'Srel! Forza Eva" la voce interrotta dal fiatone "Anche tu!"...
Usato quest'ultimo fiato per spronarle ad andare a nascondersi dietro quelle bizzarre roccie, torna a correre anche lui alla velocità maggiore che può raggiungere.

Il rumore di sottofondo del nucleo in sovraccarico non lo rassicura per nulla, l'unica speranza è che oltre al refrigerante si sia dispeso anche del plasma di curvatura prima dell'impatto col suolo, altrimenti rischiano davvero tanto. E poi dopo l'esplosione? Se la caveranno senza morire per ancora tutte quelle ore? Sta evidentemente soffrendo di ansia da prestazione e la cosa non lo mette a suo agio. Come tutti i denobulani è aperto e socievole ma in quel contesto sapeva di poter diventare irritante. Ed è l'ultima cosa che vorrebbe, non farebbe comodo a nessuno un comandante irritante durante un addestramento di sopravvivenza.
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