TSE un pericoloso progetto parallelo
#31

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Erano passati diversi giorni da quando Torak aveva contattato Ailam nella speranza di poter scoprire qualcosa che lo aiutasse a meglio comprendere la gravità della situazione. Purtroppo, nei giorni che erano seguiti il suo primo tentativo di contatto, non aveva avuto alcuna occasione per tentare di nuovo: nonostante i Romulani si fossero dimostrati apparentemente cordiali con lui, qualcosa gli dava la netta impressione che lo stessero osservando. Ogni volta che si chinava per lavorare sul proprio motore, poteva quasi percepire gli sguardi insistenti degli assistenti che cercavano di allungare l'occhio sul suo lavoro. Perfino la sera, quando tornava nel suo alloggio, aveva spesso la sensazione di essere seguito. Che fosse solamente paranoia? Difficile a dirsi, vista la situazione. In ogni caso il suo istinto, affinato all'epoca in cui ogni parola rischiava di finire nelle mani dell'Ordine Ossidiano, gli suggeriva fosse meglio non correre rischi.

In quei giorni il lavoro era stato intenso e frenetico, per recuperare il tempo perso a causa dell'incidente avevano lavorato spesso per ore senza sosta, in condizioni non esattamente ideali. Ogni problema richiedeva loro soluzioni nuove e creative per poter far fronte ai limiti dei fondi stanziati per il progetto... e senza i momenti che era solito passare con Sorren la sera per alleviare la tensione dopo il lavoro, Elan stava cominciando ad accusare una certa stanchezza. Pessima cosa considerata la situazione: sebbene il supervisore non avesse più insistito per parlare con lui dopo il giorno in cui lo aveva richiamato assieme a Sorren per il loro ingresso non autorizzato nel laboratorio, ogni volta che la incrociava per caso nell'attraversare le varie stanze o i corridoi, sentiva lo sguardo della donna puntato su di sé.

Fu solo dopo giorni di tensione o, forse, proprio a causa di essi, che alla fine Elan si decise a lasciare nuovamente il proprio alloggio per recarsi in quello stesso bar di cui aveva già hackerato i sistemi. Per la seconda volta, con estrema prudenza, si infilò all'interno della centrale operativa del servizio automatizzato e da lì avviò le routine di controllo per isolare un canale, criptarlo e indirizzare una nuova chiamata verso l'ufficio di Ailam, sperando di trovarlo ancora al lavoro.

Ho optato per avere le info prima di affrontarti di nuovo U_u
Cita messaggio
#32

On Cardassia, family is everything.

Ailam Darhe'el Cardassiano

Nel suo ufficio, Ailam stava leggendo gli ultimi test genetici del suo esperimento. O almeno ci stava provando. Il suo sguardo infatti era fisso sul terminale senza realmente vederlo. Era tutto il giorno che era nervoso. C'erano dei momenti, come l'attuale, in cui faceva fatica a concentrarsi. Gilora e le altre sue colleghe l'avevano notato ma avevano deciso con tatto di non fargli domande, forse dando per scontato che si trattasse di qualcosa legato ai Servizi Segreti. E lo era, in un certo senso. Argh, non avrei dovuto leggere quel documento. Si lamentò, ripensando alla risposta che aveva ricevuto dai Servizi Segreti quella mattina. Dei due romulani che Torak gli aveva chiesto di controllare, Sorren sembrava a posto. Rhhaein decisamente no. Diamine, perché mi preoccupo? Se quell'idiota si fa uccidere, non sono affari miei. Pensò, cercando inutilmente di scacciare le sue preoccupazioni. Lui e Torak erano poco più di conoscenti, quindi era assurdo preoccuparsi per lui, ma la verità era che la sua compagnia non gli dispiaceva. Su Cardassia erano pochi gli uomini che si interessavano alla scienza come loro due. Nella loro cultura, quello era un campo di studio prettamente femminile. Le colleghe di Ailam erano tutte donne e praticamente tutti i suoi amici avevano intrapreso la carriera militare. Anche se lui e Torak lavoravano in ambiti differenti, erano entrambi scienziati. Sarebbe stato un peccato se si fosse fatto ammazzare dai romulani. Ailam avrebbe voluto passargli il più velocemente possibile le informazioni che aveva ottenuto, il problema era che non sapeva come fare. La chiamata di qualche giorno prima era parsa provenire dal Laboratorio di Ricerca Zay'oul, ma in realtà Torak lo stava chiamando dallo spazio romulano. Non aveva modo di contattarlo, doveva aspettare che fosse lui a farlo.

Ailam sospirò, tornando a concentrarsi sul file davanti a sé. Come aveva sospettato, gli ultimi test genetici avevano rivelato ulteriori anomalie nel DNA della cavia. L'esperimento non era stato completamente un fallimento, ma nemmeno un successo. Stava cercando di capire cosa fosse esattamente andato storto, quando una notifica sonora gli segnalò una chiamata in arrivo. Quando Ailam vide l'identificativo del chiamante - il Laboratorio di Ricerca Zay'oul - i problemi col suo esperimento passarono totalmente in secondo piano. Torak, vedo che sei ancora vivo. Disse, rispondendo alla chiamata.
Cita messaggio
#33

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Non mostrare troppo entusiasmo, mi raccomando... rispose Elan, piccato: arrivare lì non era stato facile. Aveva dovuto superare la sorveglianza dei romulani, scrivere un codice complesso che non era ancora del tutto certo che avrebbe funzionato nel criptare la comunicazione, per non parlare della potenzialità di essere scoperto in qualunque momento, con le conseguenze di essere considerato una potenziale spia mentre si trovava in territorio nemico. Il ricercatore sapeva di stare rischiando la vita ed il fatto che quel ragazzino lo sottolineasse in modo tanto superficiale fu sufficiente a fargli perdere la pazienza per qualche istante, ma subito si ricompose.

Torak sospirò, scuotendo leggermente la testa. Perdonami, questa situazione mi tiene un po' sulle spine si giustificò. Un rumore, proveniente dal bar, lo fece sobbalzare, costringendolo a guardarsi alle proprie spalle. Attese un paio di secondi, ma il cicaleccio del locale era ripreso immediatamente e non sembrava esserci alcun segno di un'irruzione imminente, quindi tornò a rivolgersi ad Ailam … dimmi che hai scoperto qualcosa... chiese speranzoso. La stanchezza dovuta sia alla ricerca che alla situazione, era evidente nel suo sguardo.
Cita messaggio
#34

On Cardassia, family is everything.

Ailam Darhe'el Cardassiano

Lo immagino, sembra una situazione complessa. Rispose Ailam. Continuava a pensare che Torak avesse fatto un'idiozia ad accettare di lavorare per i romulani, ma non gli augurava certamente la morte... o peggio, di finire prigioniero della Tal Shiar. Ma sono contento che stai bene. Aggiunse, scegliendo appositamente un'espressione di uso comune per dare l'impressione di una normalissima conversazione tra amici. Comunicazione sicura o meno, ora che sapeva che c'era di mezzo la terrificante polizia segreta romulana, Ailam non voleva correre rischi. Era sollevato di scoprire che la Tal Shiar non l'avesse ancora fatto sparire, ma dirlo apertamente avrebbe significato cercarsi grane. E sarebbe stato decisamente indelicato.

Sì, ho alcune novità. Disse poi, inviandogli un file criptato contenente tutte le informazioni ottenute dai Servizi Segreti sui due nominativi. Le informazioni su Sorren erano maggiori, ma anche più innocue. I Servizi Segreti non erano riusciti a trovare informazioni su alcuni dei suoi progetti, ma il resto dimostrava una carriera scientifica di tutto rispetto. I dati riguardanti Rhhaein erano invece più rosicati, come se qualcuno avesse cercato volutamente di nascondere qualcosa. Ci sarebbe anche riuscito, se la donna non avesse lavorato come ufficiale politico sulla IRW T'Met per alcuni anni. Ailam non aveva idea di come i Servizi Segreti avessero ottenuto quell'informazione, ma era più che sufficiente per confermare che Rhhaein era un agente della Tal Shiar. Il codice è il ridicolo nome temporaneo che abbiamo dato a quel marchingegno. Aggiunse, riferendosi alla tecnologia aliena che avevano studiato assieme durante la missione per i Servizi Segreti.
Cita messaggio
#35

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

Elan rivolse un'occhiata sorpresa al collega dall'altra parte dello schermo: si era rivolto a lui per disperazione e sapeva che la lealtà e il rispetto che era possibile trovare tra i suoi connazionali non aveva pari nella Galassia, ma sapeva anche che una simile richiesta gli avrebbe creato non poco disturbo e non era affatto sicuro che i Servizi Segreti avessero le mani in pasta anche così lontano dalla madrepatria, quantomeno non al punto da trovare qualcosa di utile. Eppure Ailam sembrava essere riuscito a recuperare qualcosa ed il fatto che avesse a propria volta criptato i risultati lasciava intendere che le informazioni contenute non erano di pubblico dominio.

Ti rigrazio rispose sincero. Dovrei rientrare tra non più di un paio di mesi, conto di rivederti allora disse prima di congedarsi. Non appena la chiamata fu chiusa si prese un momento per dare un'occhiata ai dati raccolti: farlo in laboratorio, specialmente considerando che il suo ufficio ed i suoi alloggi erano costantemente sotto sorveglianza non gli pareva una grande idea. Inserì il codice e decrittò i file, scorrendo rapidamente le informazioni su Sorren: tra i vari successi e progetti non c'era nulla che già non conoscesse. Il romulano era un nome noto nel loro ambito e quanto scoperto dai Servizi Segreti non faceva altro che confermare che effettivamente aveva fatto tutto ciò di cui si vantava.

Questione diversa per il supervisore: la prima cosa che Elan notò fu come, al contrario del collega, quel file fosse estremamente scarno e privo di significativi progetti o scoperte ingegneristiche. Non che la cosa lo sorprendesse, aveva capito immediatamente che la donna era un politico più che una ricercatrice, ma fu un'informazione in particolare che lo costrinse a soffermarsi e rileggere un paio di volte la nota lasciata a margine. Tal Shiar? Ne aveva ovviamente sentito parlare, come probabilmente chiunque in quel quadrante... ma sapere che la Tal Shiar era probabilmente interessata al suo progetto non lo rendeva affatto tranquillo. Cancellò i dati ricevuti e si premurò di ripulire dal computer ogni traccia della chiamata prima di tornare nel locale per ordinare un bicchiere della prima cosa che trovò sulla lista: dopo un'informazione come quella aveva decisamente bisogno di bere qualcosa...

posto che adesso so chi sei, come continuiamo? Torno al mio alloggio e mi cerchi tu? Skippiamo al giorno dopo e ci incrociamo al lavoro? Esplode il laboratoio? Varie ed eventuali...
Cita messaggio


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)