TFB Chiacchiere al timeless bar a San Francisco
#1

Role flashback per @@Les

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Quella stava diventando una giornata particolarmente intensa nel mio bar a San Francisco, da quando c'era stato quel cambio temporale per colpa di Nero e della Narada, c'era stato un via vai di clienti maggiore del solito.
Stavo preparando un cocktail per un cliente che si era seduto ad un tavolo in fondo al bar; quando il mio sguardo si posò vedendo una ragazza dai capelli lunghi e biondi a boccoli che prima mi ordinò un'acqua tonica, poi si sedette al tavolo in fondo al bar in compagnia dell'altro cliente. Erano due cadetti e mi chiesi cosa avrebbero fatto nel loro futuro. Mi ricordai Heather, era da poco il suo compleanno e sembrava quasi assurdo che dopo tanti anni ogni volta che vedevo qualcuno che le somigliasse provassi una fitta. Mi mancava soprattutto qui dietro al bancone, perché questo era il nostro posto, il posto dove solitamente passavamo tutto il nostro tempo: io a preparare drink e ad aiutare gente, lei che mi aiutava, ma spesso rimaneva seduta a guardarmi lavorare perché le piaceva così.
Per un attimo potevo sentire la sua voce che mi diceva come rimprovero: «Nikola, smettila. E' andata come doveva andare, non è affatto colpa tua!» e chissà, chissà davvero, se il nostro futuro sarebbe stato simile, senza quel dannato incidente: io senza di lei, oppure sarebbe cambiato. Riuscii però a trasformare quel dolore in un dono, nel migliorare la mia capacità di comprendere e sostenere gli altri.
Proprio mentre riflettevo su tutto ciò; un ufficiale superiore, il Capitano Jensen, entrò nel mio bar. Era uno di quelli che, così gentili, era riuscito a conoscere il mio lato gentile, quella che emerge quando riesco a superare le mie paure. «Nikola, hai un momento per me?», mi chiese con un tono serio sedendosi al bancone.
Mi avvicinai al punto in cui il capitano si era seduto, sorridendogli non appena incrociai il suo sguardo incerto.
«Certo, Capitano. Cosa posso fare per lei?» chiesi.
Dopo aver ordinato un drink, l'uomo rimase in silenzio per un lungo momento e io gli diedi lo spazio necessario per riflettere, facendo il drink che mi aveva richiesto.
«Sto affrontando una decisione difficile riguardo il lavoro, questo potrebbe impattare la mia famiglia e mi sento un po' perso. Hai mai avuto paura del futuro? Di non sapere cosa ti riserva e di non trovare più il tuo posto nel mondo?»
Sorrisi, un sorriso comprensivo che nascondeva la mia stessa paura. «Capitano, mi rendo conto di quanto possa essere spaventoso: anche io ho temuto il futuro, dopo tutto ciò che ho perso, ma ho imparato che il futuro è un'opportunità, una tela su cui possiamo dipingere la nostra nuova vita. Se posso darle un consiglio, è quello di ascoltare il vostro cuore. Seguite la vostra passione e il vostro istinto, e il resto si sistemerà.»
Certo, era un consiglio da due soldi, ma si vedeva che quell'uomo aveva intenzione di accettare quel ruolo: bastava solo un incoraggiamento nella giusta direzione.
Il Capitano Jensen sembrava riflettere sulle mie parole, la sua espressione si addolcì. «Grazie, ci penserò con attenzione» disse pacatamente.
Annuii, soddisfatto di aver potuto essere lì per lui. «È un onore essere al suo servizio, Capitano. E ricordate, il mio bar è sempre aperto per voi e per chiunque abbia bisogno di un consiglio o semplicemente di un momento di distrazione.»

Mentre il Capitano Jensen si allontanava, ho guardato il mio bar, un luogo in cui il presente e il passato si intrecciano in un mix di emozioni e speranze. Ero grato per la mia capacità di offrire un rifugio, un luogo in cui le persone potevano trovare un momento di sollievo.

Sorrisi appena quando sentii la porta annunciare che qualcuno era entrato.
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#2

Korinna Suder

Betazoid

Korinna entrò nel locale guardandosi attorno: non era mai stata lì, ma era sufficientemente vicino al Quartier Generale della Flotta perché la maggior parte dei presenti fosse in uniforme e la sua divisa color senape con i gradi di comandante non spiccava certo in quell'ambiente. Mosse un cenno di saluto in direzione di un orioniano che conosceva dai tempi dell'accademia, ma al quale non era mai stata particolarmente legata, che lui ricambiò con altrettanta mancanza di entusiasmo.

Una birra terrestre, per favore ordinò, appollaiandosi su uno degli sgabelli accanto al banco, mentre la sua mente tornava alla riunione appena terminata: sarebbero ripartiti a breve per una missione di diversi mesi e sapeva che la sua famiglia avrebbe avuto da ridire. Da diverso tempo ormai sua madre continuava ad insistere perché si decidesse a sposare Nat, ma fino a quel momento Korinna era riuscita a temporeggiare. La verità era che non riusciva ad immaginarsi una vita a fianco di uno scrittore... lo considerava una brava persona, ma decisamente non erano fatti uno per l'altra. Quella missione sarebbe stata una buona scusa per procrastinare ancora, ma sapeva perfettamente che prima o poi avrebbo dovuto prendere una decisione definitiva al riguardo.
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#3

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Alzai lo sguardo notando l'entrata della donna nel mio bar: era la prima volta che la vedevo lì, anche se sapevo che essendo i nelle vicinanze del Quartier Generale della Flotta. La sua divisa color senape spiccava tra la folla di uniformi, oggi sembrava fosse una di quelle giornate in cui la sezione comando avesse dei problemi.

«Benvenuta, cosa posso offrirle oggi?»chiesi gentilezza.

La donna ordinò una birra terrestre e si era sistemata su uno degli sgabelli così dissi semplicemente «In arrivo» ; mentre preparavo la sua bevanda, notai un'ombra di preoccupazione sul suo volto. Non dissi nulla, fino a che non posai il boccale sul bancone chiedendo poi con gentilezza «Ecco la sua birra terrestre. Tutto a posto? Ha l'aria di qualcuno che ha molto a cui pensare.»

Cercai di instaurare una connessione con lei, nonostante fosse la prima volta che la vedessi; alla fine ero lì per ascoltare e aiutare. Probabilmente non ne aveva alcuna intenzione di parlare con uno sconosciuto, nemmeno io fossi... io, ma se era entrata qui, doveva esserci un motivo.
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#4

Korinna Suder

Betazoid

come tutti... rispose Korinna, abbozzando un mezzo sorriso nel prendere la propria birra. La betazoide era più consapevole di quanto in quel momento avrebbe voluto del fatto che ognuno dei presenti avesse le proprie preoccupazioni, dai cadetti che si chiedevano se sarebbero mai riusciti a terminare l'Accademia agli ufficiali superiori, persi nei loro pensieri riguardo alle missioni in corso o in procinto di partire, passando per questioni più mondane e avventori più particolari. ... e a quanto pare sono appena riuscita a sfuggire ai miei problemi ancora una volta. La nuova missione che ci hanno assegnato durerà quasi un anno e poi conto di riuscire a trovare un'altra scusa e ancora una altrettanto valida per ignorare la cosa considerò a voce alta, talmente abituata a condividere i propri pensieri che l'idea che raccontarli a qualcuno che aveva chiesto qualcosa al riguardo potesse non essere considerata appropriata, lì dove si trovavano, non le sfiorò nemmeno la mente.

La donna prese un sorso dal suo boccale, poi continuò il punto è che la mia famiglia vorrebbe tornassi a casa e sposassi il mio fidanzato... che è una delle persone più dolci e sensibili che io conosca e probabilmente mi seguirebbe fino in capo all'universo. Niente di cui ci si possa lamentare. Ma... non credo di amarlo tanto quanto l'idea di poter diventare capitano, avere finalmente una nave tutta mia e potermene andare in giro per la galassia. Quindi penso che finirò questa birra, poi tornerò a bordo e continuerò a procrastinare la decisione ancora e ancora, come ho fatto negli ultimi cinque anni. Aiuterebbe se quell'uomo  non fosse la persona migliore che io conosca. puntualizzò, puntando i profondi occhi neri in quelli dell'el-auriano. Mi chiamo Korinna, comunque si presentò in tono cordiale ... e lei non è un terrestre.
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#5

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Ascoltai con attenzione le sue parole.

« È vero, come tutti.» dissi con un leggero sorriso conciliante, presi un bicchiere, lo riempii con un poco di whiskey e mi appoggiai sul bancone davanti a lei. Ascoltai attentamente le sue parole, in silenzio, annuendo di tanto in tanto.

«Hai ragione, spesso riusciamo a sfuggire ai nostri problemi, a procrastinare le decisioni importanti, eppure alla fine dobbiamo affrontarle. La tua famiglia vuole che tu torni a casa e sposi il tuo fidanzato, che per quanto sia una persona dolce e sensibile, non riesci a sentire quel livello di amore profondo che desideri. Invece, i tuoi occhi si illuminano quando parli del tuo sogno di diventare capitano, di avere una nave tutta tua e di esplorare la galassia. È un richiamo che non puoi ignorare.» dissi con un sorriso, guardandola e alzando per un istante lo sguardo verso i cadetti che ridevano.

«Comprendo l'importanza di seguire il proprio cuore. Capisco quanto possa essere difficile quando le persone che amiamo sono coinvolte nelle nostre decisioni. Non possiamo negare ciò che sentiamo, né sminuire la nostra passione per qualcosa, è una questione di autenticità, di trovare la felicità. Un consiglio che posso darti è di non sacrificare i tuoi sogni e la tua felicità per l'idea di ciò che gli altri vogliono per te.»

Faccio una breve pausa, poi rispondo con un sorriso sincero. «E, sì, hai ragione. Io non sono un terrestre. Mi chiamo Nikola, ed è un piacere conoscerti, Korinna.» dissi con un sorriso.

Alzai lo sguardo quando un uomo entrò facendomi un cenno. «Il solito?» chiesi e al suo cenno di assenso, preparai un gin tonic che gli servii.

«Rieccomi. Sembra che il comando si sia divertendo a fare cose un po' fuori dal comune.» dissi con un mezzo sorriso, tornando da Korinna.

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#6

Korinna Suder

Betazoid

Korinna annuì, affondando un sospiro nel suo boccale di birra le cose si complicano un po' quando coloro a cui vuoi bene capiscono perfettamente quello che provi... e non provano a fermarti. E' il desiderio di fare altrettanto per loro che crea problemi. ammise stancamente ... dovrò trovare un momento per parlare con il mio fidanzato. Forse è arrivato il momento di mettere in chiaro che non intendo lasciare la Flotta e lasciarlo libero di rompere il fidanzamento considerò, anche se la sola idea di chiudere in quel modo con Nat era difficile da accettare. Non andavano d'accordo su ogni cosa, ma l'idea di poterlo perdere la constringeva a riconsiderare quella scelta di andarsene in giro per la galassia. Le era sempre stato accanto nei momenti difficili... non valeva forse qualche sacrificio?

I pensieri di Korinna furono interrotti per un istante dal nuovo arrivato che la betazoide conosceva di vista: era uno degli ufficiali scientifici che erano intervenuti nella riunione che avevano appena terminato e probabilmente anche lui e la sua nave erano in procinto di ripartire abbiamo avuto qualche incomprensione al confine romulano di recente, hanno richiamato diverse navi per aggiornarci sulla situazione e definire la nuova linea d'azione. Ordinaria amministrazione, nulla di cui dobbiate preoccuparvi davvero qui sulla Terra. spiegò, evitando di entrare in dettagli che non era autorizzata a rivelare, mentre rivolgeva a sua volta un cenno di saluto in direzione dell'uomo.
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#7

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Ascoltai con attenzione le sue parole e ci riflettei per un istante. Avrei detto che quando le persone a cui teniamo ci comprendono troppo bene e sembrano spingerci in una direzione, è normale che ci creasse incertezze, ma non ero sicuro che fosse la cosa migliore da dire in quel momento specifico, perciò decisi di rispondere alla parte relativa del parlare con il suo fidanzato.
«Parlare con il tuo fidanzato è il passo giusto da fare. È importante mettere le carte in tavola e condividere i tuoi sentimenti sinceramente. Non so se vorrà interrompere o meno il fidanzamento, ma come credo tu sappia le relazioni richiedono compromessi e sacrifici da entrambe le parti, il supporto reciproco e la comprensione sono fondamentali in ogni relazione, come i sogni da proseguire. Penso che dovrete entrambi valutare la situazione, ma se il tuo fidanzato ti ama ed è l'uomo perfetto come desideri, credo ti lascerebbe fare ugualmente.» dissi pacatamente.
Ascoltai poi le sue parole riguardo l'ufficiale che era entrato e a cui avevo servito un gin tonic.
«Capisco. Per quel che vale detto da me, siate tutti cauti e vigilanti nelle vostre missioni. La sicurezza della Federazione è nelle mani di persone come voi, sono grato per il vostro impegno e la vostra dedizione.» dissi con un sorriso. Lo pensavo davvero, il bello e il brutto di lavorare in quel posto era proprio quello: se non amavo particolarmente le guerre, amavo le esplorazioni e sentivo un sacco di belle storie. Erano persone come loro che in qualche modo mi mantenevano vivo e soprattutto felice di aver intrapreso questo lavoro.
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#8

Korinna Suder

Betazoid

Le parole dell'uomo strapparono un sorriso amaro a Korinna oh, è proprio questo che mi preoccupa. Credo proprio che mi lascerebbe fare ugualmente... ma non voglio chiedergli di farlo. Sostanzialmente il problema me lo sto creando da sola. ammise, consapevole dei propri sentimenti e di come in quel momento stessero puntando contemporaneamente in due direzioni completamente diverse: aveva sperato che il tempo o le situazioni avrebbero fatto sì che non dovesse compiere realmente quella scelta, ma il tempo continuava a passare e la situazione non sembrava cambiare.

Facciamo così... decise possiamo darci del tu, vero? chiese per pura formalità, dato che dubitava che quell'uomo avrebbe avanzato obiezioni procrastinerò ancora qualche mese, ma se al termine di questa missione tornerò qui a brontolare sulle mie questioni sentimentali... mi farai il favore di ricordarmi che in realtà ho già deciso. si fece promettere, prima di terminare l'ultimo sorso della sua birra. Ora è meglio che vada. Qualcuno dovrà pur supervisionare i preparativi per la partenza e con un po' di fortuna riuscirò anche a convincere il capitano a riposarsi un po' ridacchiò, pagando il conto prima di allontanarsi.

Skippiamo al rientro dalla missione tenendo la stessa role?
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#9

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

Annuii
comprensivo, comprendendo la lotta interna di Korinna. «Capisco perfettamente: a volte siamo noi stessi a creare complicazioni nella nostra vita, anche quando sappiamo cosa desideriamo.»
Quando Korinna chiese di passare al tu, io sorrisi e annuii nuovamente. «Certamente, possiamo darci del tu ed eventualmente sarò qui a ricordarti la tua decisione quando tornerai, nel caso tu ne avessi bisogno; anche se spero che nel frattempo troverai la chiarezza che stai cercando.»
Annuii quando Korinna terminava la sua birra. «.Va bene. Spero che tutto vada per il meglio e che tu riesca a convincere il capitano a prendersi un po' di riposo.» dissi, guardandola allontanarsi verso l'uscita del bar, desiderando per che trovasse la pace interiore di cui aveva bisogno. "Buona fortuna, Korinna. Che tu possa trovare la risposta che cerchi e che le tue scelte ti portino felicità." pensai.



Erano passati diversi mesi da quando ho avuto quella discussione con Korinna nel mio bar. Da allora, erano passate molte facce, successe diverse cose nella vita degli ufficiali della Flotta Stellare, mentre la mia sembrava sempre la stessa. Era il bello di lavorare in un bar. Korinna era tornata, come aveva promesso e attesi che si avvicinasse al bancone prima di rivolgerle la parola.

«Ben tornata, Korinna. È bello vederti di nuovo qui. Come sono andate le cose? Molto tempo è passato da quando siamo seduti qui a discutere delle tue preoccupazioni. Birra terrestre?» le dissi con un sorriso caloroso.

Io ho preferito rispondere ugualmente e spero vada bene Big Grin
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#10

Korinna Suder

Betazoid

Korinna entrò nel locale, ma non fece in tempo a raggiungere il bancone che una donna con l'uniforme rossa della sezione ingegneria le corse incontro allegra Korinna! Ho saputo della novità dalla sorella di Harter, sapevo che prima o poi ci saresti riuscita! esclamò, stringendola in un abbraccio. Liz! esclamò Korinna, felice di vedere un volto familiare dopo tutti gli sconosciuti che aveva dovuto affrontare quella mattina. Come stai? Mi sembra di non vederti da una vita intera! aggiunse la betazoide. Eh, saranno almeno tre anni che ci hai lasciati per la Copernicus... vieni a salutarci, ci sono anche Milgram e Bayes la invitò, indicando uno dei tavoli poco distanti. Korinna annuì non scappatemi: prendo qualcosa e vi raggiungo promise, andando dritta al bancone.

L'accoglienza che Nikola le riservò fu curiosamente calorosa: non pensava realmente che si sarebbe ricordato di lei dopo tutto quel tempo, ma fu comunque una piacevole sorpresa. Complimenti per la memoria. E' passato quasi un anno disse sincera, per poi considerare un istante la proposta di una birra terrestre No... troppe cose esotiche per oggi. Dammi un allira punch decise infine con un sorriso cordiale, incrociando le braccia sul bancone in un gesto apparentemente distratto, ma che in realtà voleva rispondere all'altra domanda del barista: era certa che, con tutti i clienti appartenenti alla Flotta che giravano in quel locale, sarebbe riuscito a riconoscere i gradi di capitano sulla sua nuova uniforme. Alti e bassi, come sempre... aggiunse allegra.
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