27-08-2023, 07:16 PM
The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.
Nikola El-Auriano
Korinna sembrava riflettere su un lato più intimo delle sue esperienze spaziali, un lato che portava con sé il peso delle decisioni difficili e delle perdite. Il suo sorriso amaro era rivelatore di quanto potesse essere complesso affrontare la realtà delle vite perse durante le missioni, ma decisi di lasciarle il suo spazio.
La sua proposta scherzosa di lasciarmi giocare ancora con le comunicazioni fu accolta con un sorriso. «Potrebbe essere interessante, ma penso che sia anche giunto il momento di scoprire questa nuova stazione.» dissi, dimostrando entusiasmo per l'esplorazione di questo aspetto della nave.
Le spiegazioni di Korinna sulla nuova console erano esaustive e dettagliate. Con attenzione, seguivo le sue indicazioni, cercando di comprendere l'ampia gamma di funzioni di questa sezione. «Sembra che qui ci sia davvero tutto il necessario per gestire ogni possibile emergenza a bordo. È un'enorme responsabilità, ma allo stesso tempo deve essere incredibilmente gratificante sapere di avere il controllo su così tante variabili, anche se temo che ci siano ancora variabili ignote» commentai, ammirando l'importanza di questo ruolo.
La simulazione che Korinna aveva avviato gettò l'area nello scompiglio, e l'interfaccia segnalava decompressioni e situazioni di emergenza in rapida successione. Osservai attentamente il disastro virtuale che si svolgeva davanti a noi e ascoltai le istruzioni di Korinna. La sfida mi intrigava, e mi immergevo nella simulazione come se fosse reale. «Inizierei sicuramente con evacuare il laboratorio come hai suggerito, quindi come per prima cosa avvisare l'equipaggio e chiedere di procedere alle evacuazioni, ma dovrei anche cercare di salvaguardare anche le vite umane perché sembra che alcune persone stiano cercando di muoversi, ma non tutte stanno andando nella direzione giusta. Dobbiamo comunicare loro di dirigersi verso le zone più sicure e cercare di tenerle al sicuro finché non possiamo risolvere la situazione.» poi cercai di pensare a cosa avrei fatto con il bar e avrei cercato di immaginarlo più in grande, probabilmente ci sarebbero state... barriere «Poi, con le zone evacuate, cercherei di chiudere le sezioni danneggiate per limitare il danno e poi attiverei le procedure di emergenza che credo abbiate in una nave» risposi con decisione, riflettendo sull'approccio migliore per affrontare l'incidente simulato. Poi, con un sorriso giocoso, affrontai la sfida aggiuntiva: «Suppongo che questa simulazione includa qualche dettaglio sorpresa che dobbiamo risolvere, vero? » chiesi con un mezzo sorriso.
La sua proposta scherzosa di lasciarmi giocare ancora con le comunicazioni fu accolta con un sorriso. «Potrebbe essere interessante, ma penso che sia anche giunto il momento di scoprire questa nuova stazione.» dissi, dimostrando entusiasmo per l'esplorazione di questo aspetto della nave.
Le spiegazioni di Korinna sulla nuova console erano esaustive e dettagliate. Con attenzione, seguivo le sue indicazioni, cercando di comprendere l'ampia gamma di funzioni di questa sezione. «Sembra che qui ci sia davvero tutto il necessario per gestire ogni possibile emergenza a bordo. È un'enorme responsabilità, ma allo stesso tempo deve essere incredibilmente gratificante sapere di avere il controllo su così tante variabili, anche se temo che ci siano ancora variabili ignote» commentai, ammirando l'importanza di questo ruolo.
La simulazione che Korinna aveva avviato gettò l'area nello scompiglio, e l'interfaccia segnalava decompressioni e situazioni di emergenza in rapida successione. Osservai attentamente il disastro virtuale che si svolgeva davanti a noi e ascoltai le istruzioni di Korinna. La sfida mi intrigava, e mi immergevo nella simulazione come se fosse reale. «Inizierei sicuramente con evacuare il laboratorio come hai suggerito, quindi come per prima cosa avvisare l'equipaggio e chiedere di procedere alle evacuazioni, ma dovrei anche cercare di salvaguardare anche le vite umane perché sembra che alcune persone stiano cercando di muoversi, ma non tutte stanno andando nella direzione giusta. Dobbiamo comunicare loro di dirigersi verso le zone più sicure e cercare di tenerle al sicuro finché non possiamo risolvere la situazione.» poi cercai di pensare a cosa avrei fatto con il bar e avrei cercato di immaginarlo più in grande, probabilmente ci sarebbero state... barriere «Poi, con le zone evacuate, cercherei di chiudere le sezioni danneggiate per limitare il danno e poi attiverei le procedure di emergenza che credo abbiate in una nave» risposi con decisione, riflettendo sull'approccio migliore per affrontare l'incidente simulato. Poi, con un sorriso giocoso, affrontai la sfida aggiuntiva: «Suppongo che questa simulazione includa qualche dettaglio sorpresa che dobbiamo risolvere, vero? » chiesi con un mezzo sorriso.