09-09-2023, 09:20 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-09-2023, 09:24 AM da 1701E.)
Rekon
Tellarite
"Solo storie e immaginazione, eh bambina?" rispose Rekon con un sorriso sghembo. Un sorriso per nulla divertito ma non ostile, nonostante mettesse in mostra zanne di svariati centimetri tutt'altro che rassicuranti.
Sembrava il sorriso di un vecchio, a metà tra il divertito e l'infastidito dall'ingenuità di un bambino "Non mi sembri una stupida, e neppure una sciocca. Quindi considererò la tua come inesperienza..."
Avrebbe anche potuto decidere di ignorarla e continuare a parlare con Kirk, dato che - alla fine - era solo lui che avrebbe dovuto decidere. Ma non lo fece.
Non lo fece perché voleva che anche quella zuccona dalla pelle verde capisse che non stavano giocando, ma che stavano maneggiando qualcosa di molto, molto pericoloso "Lasciamo da parte le Direttive Temporali dato che in questo caso non si applicano, dato che avete già subito una rilevante contaminazione temporale, tale da - probabilmente - generare una linea temporale alternativa e parallela a quella che si sarebbe sviluppata se quel pezzo di ferro Romulano nonnfosse tornato indietro..."
E quello era un eufemismo a dire poco. Aveva letto i rapporti che Kirk e Spock gli avevano fornito: la Narada aveva distrutto decine di astronavi klingon e federali, annientando Vulcano! Più contaminazione temporale di così!
Cominciò a gesticolare con le mani tozze, mentre parlava con voce tranquilla "Restiamo alle basi: Tenente, lei sa cosa dice la Prima Direttiva, ovviamente...e immagino abbia studiato le origini di tale norma che è alla base del nostro ordinamento, giusto?"
Lanciò una breve occhiata in giro, soffermandosi un lungo momento sul biondo Capitano dell'Enterprise. Kirk non era stato esattamente famoso per aver sempre rispettato la lettera della Prima Direttiva ma - anche quando l'aveva aggirata o infranta - lo aveva sempre fatto con logica, in modo positivo rispettandone comunque il senso o lo scopo...
"La Prima Direttiva serve ad evitare di mettere una tecnologia troppo avanzata nelle mani di chi non è pronto ad usarla, per il semplice fatto che ci siamo avvocati il diritto di stabilire una serie di standard evolutivi socioculturali che riteniamo mostrino una maturità sufficiente a gestire determinate informazioni ed i relativi effetti su una civiltà." adesso il tono era diventato effettivamente accademico, cosa che non lasciava dubbi sul fatto che questo Tellarite fosse - o fosse stato - un insegnante. Forse anche uno bravo, anche se questo non era evidentemente il suo campo "Ad esempio abbiamo deciso che una civiltà non dovesse sapere dell'esistenza di forme di vita aliena prima di aver scoperto la Curvatura, giusto? Ma in realtà è molto più complesso di così: anche dopo il Primo Contatto, abbiamo squadre che si occupano di introdurre gradualmente i vari pianeti nella società interstellare, no? Ha mai sentito parlare di fornire piattaforme di difesa planetaria armate con lanciasiluri fotonici ad un mondo che ha appena scoperto la Curvatura?"
Ovviamente era una domanda retorica. Il programma federale di introduzione dei mondi nella comunità galattica prevedeva vari step, che potevano durare anche un centinaio di anni prima che un pianeta fosse considerato maturo per entrare nella Federya pieno titolo.
"Il motivo, ovviamente, è che sappiamo non sono pronti ad andare lì fuori. Non possiamo ovviamente costringerli a seguire i tempi che pensiamo siano giusti per loro - ad esempio i Terrestri non lo fecero quando erano sotto l'egida dei Vulcaniani - ma cerchiamo di convincerli a farlo. Perché? Perché sappiamo che lì fuori..." ed indicò vagamente verso una paratia, come ad intendere lo spazio che circondava l'astronave "Lì fuori ci sono cose bellissime, ma anche pericoli che sappiamo non possono fronteggiare...come ci sentiremmo tranquilli a dare un motore a Curvatura 8 a una razza che ha appena conosciuto lo spazio, sapendo che potrebbe finire in territorio Klingon e venire distrutta? O, peggio, attirare i loro razziatori fino al suo mondo indifeso?"
Sbuffò, poi aggiunse "Qui ci troviamo di fronte ad una situazione sostanzialmente simile, anche se a voi non fa - ovviamente - piacere trovarvi dalla parte della razza che si trova in condizioni di svantaggio tecnologico. Stiamo parlando di un sistema propulsivo di concezione incredibilmente avanzata, che rivoluzionerà completamente la concezione dell'esplorazione. Qualcosa che vi costringerebbe a riscrivere integralmente la scala dei fattori Warp..."
Sbuffò, usando il computer della sala per richiamare la mappa dell'universo, selezionando il piccolo spazio del quadrante Alfa che. In quel momento, rappresentava il territorio della Federazione. Intanto parlava, stavolta guardando Kirk "Questo sistema non è un'arma...un nuovo tipo di siluro per il quale basta sviluppare una frequenza appropriata di scudi per renderlo inefficace. Se così fosse, non avrei remore ad aiutarvi, anzi. Vi darei io stesso quelle frequenze."
Ed era sincero, lo si capiva dagli occhi, anche se la mimica facciale era troppo aliena per comprenderlo "Questo è un complesso generatore/motore integrato. Il solo modo che avreste per stare al passo sarebbe adottarlo a vostra volta. Ma - una vita impiegato sulle vostre navi - la velocità con cui potreste espandere la vostra esplorazione dell'universo crescerebbe esponenzialmente..."
La mappa estese una seconda area sul visore, mostrando l'area che quei nuovi motori avrebbero permesso loro di raggiungere "Arrivereste qui troppo presto, quando ancora non sareste pronti alle meraviglie ed ai pericoli che vi aspettano..."
Rabbrividì impercettibilmente, e non era una simulazione. Stava pensando ai Borg e al Dominio, le due razze in assoluto più pericolose che la Federazione avesse mai incontrato. Questa giovane Federazione era ancora più impreparata di loro ad affrontarli, sia sotto il profilo tecnologico ma soprattutto sotto il profilo socioculturale. Era piccola, molto meno estesa e quindi povera di risorse, nonché ancora piena di conflitti interni che dovevano essere appianati. Come si sarebbero opposti ad una flotta di invasione del Dominio, o a un Cubo Borg?
"Non intendo parlarvene nel dettaglio, ovviamente, ma vi serve tempo per essere pronti. Come a quel mondo immaginario serviva tempo per essere pronto ad incontrare i Klingon..." cancellò la mappa, riportando la visualizzazione alla situazione del complesso Romulano "Come serve a loro. Questo è un complesso segreto, quindi probabilmente tutti gli scienziati che lavorano a questo progetto sono qui. Possiamo rendere informaticamente le loro ricerche falsate e inutilizzabili, questo Ve lo garantisco, mentre per quel che riguarda le persone che le hanno seguite...beh, questo è un campo nel quale non so aiutarvi, perché non so se esiste un modo telepatico o farmacologico per cancellare o alterare loro la memoria su determinati argomenti."
Sapeva che - con ogni probabilità - Kirk non sarebbe stato convinto del tutto, quindi aggiunse "Ascolti Capitano, lo so che non ha motivo di credermi quando le dico che non siete pronti. E lo so perché anche la mia gente ha fatto questo errore: io ho solo letto il rapporto, ma è successo...eravamo certi di potercela fare, tronfi della nostra sicurezza. E questo ci ha fatto arrogantemente ignorare un avvertimento sincero, che scambiammo per un tentativo di tarparci le ali. La lezione fu dura, estremamente dura*"
Guardò Spock, ricordando il suo vecchio amico e mentore, un Vulcaniano che aveva fatto tantissimo per aiutarlo a superare il lutto della perdita dei suoi cari. Ricordando quando quel dannato orecchie a punta aveva deciso di condividere il dolore del Tellarite per aiutarlo a superarlo, aggiunse "Se può servire a convincerla, Capitano, sono disponibile a consentire al Signor Spock di dare un'occhiata ai miei pensieri. A mostrargli ciò di cui parlo...a patto che mi giuri di non farne parola con nessuno, mai."
*Ovviamente Rekon si riferisce all'episodio di TNG 2x16 - Q Who?