TSE un pericoloso progetto parallelo
#21

L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.

Elan Torak Cardassiano

La risposta della romulana infastidì Elan più di quanto avrebbe voluto e nonostante avesse fatto del proprio meglio per cercare di non darlo a vedere, non era del tutto sicuro di esservi riuscito: è un algoritmo ricorsivo, scompone le frequenze di registrazione allocando pacchetti di informazione in subunità vicine, in base ad una chiave di criptazione. I video non vengono realmente rimossi, per questo non scatta l'allarme di manomissione. protestò, quasi più infastidito dal modo in cui Rae aveva appena sminuito il programma che avevano creato per cancellare le proprie tracce che dalle accuse che erano state rivolte loro. Certo, se la romulana era riuscita a rintracciare i video che avevano tentato di nascondere il loro lavoro non era stato poi così impeccabile come gli piaceva pensare, ma in quel momento non era nemmeno disposto a considerare quel pensiero.

Quanto alle successive accuse, il fatto di essere stati colti in flagrante era già abbastanza umiliante anche senza quel sorrisetto divertito del supervisore. Il volto di Sorren era serio, probabilmente presagendo i risvolti che quello che era partito come un gioco innocente avrebbe avuto sulla propria carriera. Elan, al contrario, era seccato: da quell'interruzione al suo lavoro, da quelle accuse che ancora non comprendeva del tutto ma, soprattutto, dall'apparente soddisfazione della romulana. Il fatto, poi, che sapesse del loro software di kal-toh le fece guadagnare un'occhiata omicida da parte del cardassiano. Erano stati attenti! Avevano controllato e ricontrollato di non essere seguiti, protetto i dati sul computer… erano praticamente due geni dell'ingegneria! Come aveva fatto una persona che dal primo momento non aveva fatto che mettere in luce la propria incompetenza a smascherarli come dei principianti?

A meno che... fu solo allora che Elan si costrinse a prendere sul serio la romulana: che Sorren lo avesse preso in giro? Lui aveva il codice. Chi altri avrebbe potuto incastrarlo?! Ad Elan piaceva pensare di essere bravo nel giudicare il carattere delle persone, ma effettivamente Sorren avrebbe avuto tutto da guadagnare nel liberarsi di lui. Era una delle poche persone che potevano competere nel suo stesso ambito e di certo senza concorrenza il prestigioso Premio Aloysius per l'ingegneria sarebbe stato suo. Posso assicurarle che sono determinato almeno quanto lei a scoprire chi c'è dietro questa storia rispose a Rae, riservando un'occhiata sospettosa in direzione del collega. Ehi! Non penserai davvero che c'entri qualcosa?! protestò Sorren, sentendosi tradito. Da una parte Elan avrebbe voluto rispondere che no, quel dubbio non lo aveva nemmeno sfiorato… dall'altra Sorren era sempre stato gentile con lui… non esattamente il tipico comportamento di un romulano. Come fa a sapere del kal-toh? chiese a bruciapelo.

Avrà decifrato il tuo ridicolo algoritmo, che c'entro io se non sai proteggere i tuoi dati? protestò il romulano. Tra noi due io non ho motivo di sabotare questo progetto… tu sì… e guarda caso quando ho cercato di farti fermare il test, tu hai insistito per continuare, con i risultati che abbiamo visto! lo accusò, sempre più convinto che l'amico si fosse solamente finto tale.
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#22

This can be painful or not. That's up to you. Either way, I will know what you know.

Rhhaein s'Lhoell Romulana

In un'altra situazione, Rae avrebbe considerato l'aver messo i due uno contro l'altro un gran successo. L'avanzamento della ricerca poteva dipendere dalla collaborazione tra il cardassiano e i ricercatori romulani, ma ciò non significava che dovessero diventare migliori amici. Un'amicizia come quella che aveva visto sorgere tra Sorren e Torak non era necessariamente positiva. Anzi, avrebbe potuto in futuro trasformarsi in un rischio alla sicurezza. Finita la collaborazione, Torak sarebbe tornato su Cardassia: se Sorren avesse deciso di mantenere i contatti, si sarebbe corso il rischio di un'involontaria fuga di informazioni. Per un istante Rae fu tentata di rimanere in silenzio, ad osservare la loro amicizia venir troncata da un malinteso davanti a lei. Magari Sorren ne avrebbe sofferto, ma alla lunga sarebbe stato meglio sia per lui che per l'Impero. E per la talpa, purtroppo. Se Rae voleva scoprire chi aveva rubato quei dati e dove erano finiti, avrebbe avuto bisogno dell'aiuto di Sorren e Torak.

Sorren ha ragione: ho decifrato il suo ridicolo algoritmo. Confermò quindi. L'algoritmo di Torak si era rivelato tutt'altro che ridicolo, considerando che era stato scritto per proteggere un hobby, ma le importava poco. Se Rae non poteva scacciarlo né rompere il suo legame con Sorren, si sarebbe rivalsa su di lui prendendolo in giro. Vi lascerei rivolvere il vostro disaccordo con tutta calma, o non risolverlo proprio ma sono costretta a ricordarvi che abbiamo una priorità al momento: scoprire il colpevole dietro la fuga di dati e il sabotaggio dell'esperimento. Posso considerarvi entrambi dei sospettati e trattarvi come tali, Oh, quanto era tentata di farlo! o possiamo collaborare tutti assieme per scoprire il vero colpevole. A voi la scelta.
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#23

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Elan Torak Cardassiano

Elan si lasciò sfuggire una smorfia di disappunto alle parole di Rae: era orgoglioso del suo algoritmo almeno quanto del suo programma, eppure il supervisore era riuscito a decifrarlo… o forse no? Una punta di sospetto lo portò a rivalutare quella situazione. Se Sorren e Rae fossero stati d'accordo, di certo non lo avrebbero rivelato pubblicamente. Avrebbe dovuto prestare molta più attenzione da lì in avanti. Aveva abbassato la guardia, dimenticando che i nemici potevano nascondersi ovunque. Sono disposto a collaborare mentì, valutando che fosse la via d'azione più prudente.

... ma mi pare evidente che non me ne intendo a sufficienza dei vostri sistemi informatici per potervi aiutare a recuperare i dati precisò con l'aria più innocente di cui era capace. Se davvero quei due intendevano sostenere di essere riusciti a decrittare facilmente il suo codice, di certo non avrebbero potuto accusarlo di possedere una conoscenza tale dei loro sistemi informatici da poter rubare dei dati facendone sparire le prove. Non senza scoprire le loro carte, almeno. Se quello era il gioco che volevano giocare… sarebbe stato pronto. E aveva in mente anche un'altra mossa che intendeva mettere in atto al più presto.

Ora, se volete scusarmi, devo tornare a sincerarmi dei danni di prima. cercò di congedarsi, stavolta davvero con l'intenzione di tornare al lavoro.

Mi serve un buon momento per contattare Ailam e una connessione che mi sembri sicura
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#24

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Rhhaein s'Lhoell Romulana

Lo era davvero? Rae non era il tipo da credere ad un cardassiano sulla parola, ma non aveva modo di trattenerlo nell'ufficio se lui era intenzionato a congedarsi. Non senza arrestarlo. Considerando che la ricerca aveva bisogno di lui per poter proseguire, per il momento era costretta a far buon viso a cattivo gioco. Tra l'altro, non era sicura di voler che Torak frugasse nei loro sistemi informatici, anche se era per aiutarli a recuperare le registrazioni della videosorveglianza o per scoprire dove erano finiti i dati rubati. Così, per quanto dubitasse che non fosse pratico di sistemi romulani, fece finta di credere nella sua scusa e annuì. La lascio al suo lavoro, allora. Rispose. Le chiedo soltanto di tenere gli occhi ben aperti ed avvertirmi se notasse qualcosa di anomalo. Se abbiamo un sabotatore all'interno, è possibile che tenti di agire nuovamente.

Non che questo significasse che Rae stesse ponendo della vera e propria fiducia su di lui. Per il momento poteva averlo escluso dalla lista dei sospettati, ma non era pronta a fidarsi ciecamente di lui. Avrebbe continuato a tenerlo d'occhio, nel caso si fosse sbagliata e in realtà l'uomo avesse un motivo per voler sabotare il suo stesso esperimento.

Sorren, di lei invece ho bisogno ancora. Aggiunse poi, spostando la sua attenzione sul ricercatore romulano. Non sapeva come quelle sue parole sarebbero state interpretate da Torak, ma le importava ben poco: quello che contava era che i due riuscissero a mantenere un rapporto professionale all’interno del laboratorio. Se poi il piccolo malinteso che aveva causato si fosse gonfiato fino a distruggere la loro amicizia, non era un suo problema. Anzi, avrebbe risolto un possibile rischio. Ho bisogno di sapere come avete aggirato le misure di sicurezza per accedere al laboratorio la scorsa notte, e chi altri ha accesso allo stesso sistema.

Mm... la connessione di un collega che non sia Sorren? Altrimenti c'è l'ufficio di Rae ma non so quanto ti convenga (e dovresti hackerare la videosorveglianza, immagino). Thinking
Comunque, povero il mio Ailam: finirà anche lui nella lista sorvegliati della Tal Shiar?  Rofl
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#25

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Elan Torak Cardassiano

Elan aveva passato tutto il pomeriggio a lavorare al proprio progetto: i danni erano stati relativamente contenuti e sebbene avessero causato diversi problemi tecnici ed altrettanti ritardi per via delle componenti che andavano sostituite, sarebbe ancora stato possibile portare a termine il progetto nei tempi e nei modi previsti. La sua fiducia nei romulani, tuttavia, aveva subito un colpo molto peggiore di quello ricevuto dal suo motore. Forse era la sua natura sospettosa, forse c'era qualcosa di realmente strano in quell'intera faccenda, ma non aveva potuto fare a meno di pensare alla chiacchierata con il supervisore per tutto il resto della giornata.

Era ormai sera quando il Cardassiano decise di uscire dal proprio alloggio. Solitamente a quell'ora si recava da Sorren, ma quel giorno, complici gli screzi di quella mattina, non aveva particolarmente voglia di incontrare il collega e decise invece di avviarsi verso l'esterno della struttura, in direzione del centro città. La sua presenza attirava evidentemente l'attenzione, ma c'era poco che potesse fare al riguardo: la sua fisionomia era difficile da mascherare e l'unica cosa che avesse in comune con un romulano erano i capelli scuri, ma difficilmente sarebbero stati sufficienti a farlo passare per un abitante del luogo, così non provò nemmeno a celare la propria identità mentre si avviava verso uno dei locali più frequentati.

La scelta non era stata casuale. Qualche giorno prima Sorren lo aveva invitato lì per un aperitivo e, guardandosi attorno, Elan aveva notato che il locale era interamente automatizzato. Con prudenza si spostò verso il banco e prese un drink, aspettando un momento in cui gli avventori erano sufficientemente distratti dalla musica e dagli alcolici per sgattaiolare dietro il banco e, senza grande difficoltà, superare il sistema di sicurezza per entrare nel locale di amministrazione. Lì si trovavano diversi terminali e, dopo aver lanciato un software di disturbo per celare la propria identità, usò le proprie doti di ingegnere per inserirsi nel sistema che gestiva le ordinazioni ed hackerarlo in modo da far rimbalzare una comunicazione attraverso diversi nodi, prima di inoltrarla verso Cardassia, più precisamente all'ufficio di Ailam.

così mi pare ragionevolmente al sicuro dalle microspie con cui mi hai disseminato l'ufficio U_u
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