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TFB Goodbye forever
#11

Il ragionamento di Ael aveva la sua logica. Se quello in cui si trovava era un programma di sopravvivenza, cercare dell'acqua sarebbe stato un passo fondamentale. Ma era veramente così? Difficile a dirsi. Nemmeno il barista che le aveva passato la scheda di memoria aveva idea di cosa esattamente essa contenesse. Eppure era sicuro che non si trattasse di qualcosa di semplice. In quel caso, il suo anonimo cliente non avrebbe pagato così tanto per fare in modo che finisse nelle mani della 'grande' Ael. Mentre sgomberava il bar, l'uomo poté soltanto sperare che quello strano programma si rivelasse innocuo alla ragazza. Passaggio di informazioni, test... erano diversi i motivi per cui quel programma poteva essere stato creato. Sarebbe stato assurdo pensare subito all'opzione più tragica.

Nel frattempo, all'interno della sala ologrammi, Ael si era guardata attorno indisturbata. Il luogo in cui si trovava sembrava privo di qualsiasi forma di vita ma, se avesse prestato la dovuta attenzione, avrebbe potuto notare le sagome sfuocate di alcune piante grasse che si ergevano tra gli edifici in rovina in lontananza.
#12

Mhai s'Siedhri

Romulan/Q

Piante grasse. Esattamente quello di cui aveva bisogno. Già più allegra, Maya cominciò ad incamminarsi verso gli edifici in rovina. Ad ogni passo i suoi piedi sprofondavano nella sabbia calda, trasmettendole un senso di disagio. In realtà, una parte di lei voleva soltanto spegnere il programma e lasciare la sala ologrammi ma il caratteristico orgoglio romulano glielo impediva. Non poteva arrendersi, non dopo che era passato solo... quanto? Alcune decine di secondi? Qualche minuto? Insomma, se si fosse arresa proprio ora avrebbe di certo suscitato l'ilarità del barista del Bed Aoi Lhil. E, probabilmente, entro qualche giorno tutti in città avrebbero saputo che la dissidente Ael era stata sconfitta da un deserto olografico.

Mentre camminava, la romulana non si scordò di continuare a stare attenta a ciò che la circondava. Cosa non poi così difficile visto l'immensa distesa di sabbia che rendeva estremamente improbabile un eventuale agguato. Se fosse riuscita ad arrivare di fronte ad una pianta grassa, avrebbe tentato di tagliarne un pezzo con l'ausilio del disgregatore. Non esattamente lo strumento più adatto, ma la sua unica opzione al momento.
#13

Nulla disturbò Ael mentre si avvicinava alla pianta. Era come se quel luogo fosse privo di qualsiasi forma di vita, se non vegetale. Il silenzio sembrava avvolgere l'intero deserto, rendendo l'ambiente riprodotto dalla sala ologrammi quasi irreale. Quando però la romulana si ingegnò per rimuovere una grossa e grassa foglia dalla pianta, quello strano silenzio venne improvvisamente rotto da un sibilo. Un rumore praticamente identico a quello che il disgregatore di Ael aveva fatto quando l'aveva usato per tagliare la foglia. Qualcuno la stava attaccando! Ael sarebbe riuscita ad evitare il colpo?
#14

Mhai s'Siedhri

Romulan/Q

Il primo passo era stato compiuto. Lavorando con le dita la grassa foglia tra le sue mani, Maya riuscì a farne uscire un po' di ninfa. Acqua preziosa, che l'avrebbe aiutata a sopravvivere in quel caldo deserto... olografico. Ok, ho trovato l'acqua... e adesso? Pensò la romulana, decisamente perplessa. Avrebbe dovuto cercare di capire in che direzione dirigersi? Esplorare le abitazioni in rovina lì vicine? Oppure...? "Fvadt!" I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal sibilo di un disgregatore. Maya reagì prontamente, gettandosi a terra senza quasi pensare. Se fosse riuscita ad evitare il colpo, sarebbe rotolata tra la sabbia, posizionandosi così appena dietro alla grassa pianta in modo da usarla come riparo. Che diamine era quello? Una via di mezzo tra un programma di sopravvivenza e uno di allenamento?
#15

L'istintiva reazione di Ael le permise di evitare per un soffio il colpo di disgregatore. Il rapido movimento, però, fece cadere il cappuccio dalla sua testa, rivelando i suoi capelli ancora legati in una coda. E la parte finale della coda finì esattamente nello spazio attraversato dal raggio del disgregatore. Il calore del colpo bruciò quindi le loro punte, togliendo qualche centimetro alla loro lunghezza. Un altro fischio attraversò l'aria, mentre alcune figure uscivano dalle non troppo distanti abitazioni in rovina. Questa volta il colpo colpì in pieno la pianta grassa dietro cui la romulana si era rifugiata, bucandola come se fosse carta e sfiorando il braccio sinistro di Ael. Un evidente segnale di come la protezione trovata dalla ragazza fosse totalmente inutile in quella situazione... e di come il settaggio della sala ologrammi avesse qualcosa che non andava. Perché la ferita, per quanto leggera, faceva male.
#16

Mhai s'Siedhri

Romulan/Q

Fvadt, fvadt, fvadt! Le imprecazioni si susseguirono nella mente di Maya, mentre la romulana si gettava nuovamente nella sabbia, cercando di minimizzare le dimensioni del bersaglio in cui si era trasformata. Il dolore al braccio l'aveva colta totalmente di sorpresa, permettendole di rendersi conto che c'era qualcosa che non andava. Che la sala ologrammi sia difettosa? Oppure... Mentre un'orribile possibilità attraversava la sua mente, Maya si posizionò meglio, in modo da poter osservare i movimenti dei suoi avversari. Settò il suo disgregatore a piena potenza e lo puntò verso una delle figure in movimento, analizzando i suoi spostamenti con attenzione mentre pronunciava con voce bassa ma chiara: "Computer, fine programma.". Se qualche errore del sistema aveva disattivato le impostazioni di sicurezza, allora quello sarebbe stato sufficiente per terminare la riproduzione olografica. Se invece le impostazioni di sicurezza erano state disattivate volontariamente... avrebbe dovuto farsi largo combattendo. Così, senza attendere la risposta del computer, Maya sparò.
#17

Il colpo di disgregatore centrò in pieno l'avversario, disintegrandolo. Al comando dato da Ael, però, il computer non rispose e il programma continuò ad andare avanti. Sempre più umanoidi uscirono dagli edifici, tutti armati fino ai denti, dando l'impressione di voler formare una marea umana. La situazione, altamente irrealistica, rendeva evidente l'obbiettivo con cui quel programma era stato creato: eliminare il suo utilizzatore. Ad Ael era stato dato un disgregatore, questo era vero, ma come poteva una sola arma cambiare il destino che l'aspettava? Di fronte a tutti quei nemici, quel disgregatore sembrava quasi una burla, un modo per dare al bersaglio una vaga speranza di sopravvivenza per poi distruggerla brutalmente. Magari i nemici erano un bersaglio facile per Ael, ma colpi di disgregatore continuavano ad attraversare l'aria, colpendo zone pericolosamente vicine al punto in cui la romulana si trovava. In quelle condizioni, come poteva anche solo sperare di sopravvivere?
#18

Mhai s'Siedhri

Romulan/Q

Ormai era certo: una volta uscita da lì avrebbe ucciso quel dannato barista. Quel programma olografico l'aveva messa in una situazione senza via di scampo. I nemici continuavano ad arrivare e non ci sarebbe voluto molto prima che lei venisse circondata o trivellata di colpi. Cercando di mantenere il sangue freddo, Maya continuò a sparare mentre la sua mente cercava disperatamente una via d'uscita. Cosa poteva fare? Se continuava così sarebbe veramente morta! Arrivata a quel punto aveva un'unica opzione, ma non era sicura che si trattasse di una buona idea. O la va o la spacca. Pensò, smettendo improvvisamente di sparare e mettendosi a modificare le impostazioni del disgregatore quel che bastava per mandarlo in sovraccarico. Poi, sporgendosi da terra il meno possibile, lanciò il disgregatore verso gli avversari olografici, sperando che la sua esplosione fosse grande a sufficienza per eliminare buona parte di loro. E che, ovviamente, il programma non fosse impostato per 'spawnarli' senza sosta perché in tal caso... sarebbe di certo stata la sua fine.

E così la povera Mhai morì alla sua prima role. Abel, sei crudele! *rotola* Ahaha...
#19

L'esplosione del disgregatore fu certamente un evento memorabile. I nemici che si trovavano nella sua immediata prossimità vennero disintegrati sul colpo mentre quelli più distanti si ritrovarono immersi nelle fiamme. L'onda d'urto fece poi il resto, gettando brutalmente a parecchi metri di distanza diverse figure e sotterrandone altre. Un'ondata di sabbia arrivò fino ad Ael, sommergendola totalmente e togliendole così il respiro. Visto che le impostazioni di sicurezza erano state disabilitate, quella era una situazione pericolosa per la romulana. Se non fosse riuscita a tornare in superficie in tempo avrebbe rischiato di morire per asfissia.

Fu in quel momento che l'intero deserto venne attraversato da una specie di tremito. Alcuni vuoti vennero improvvisamente a crearsi nell'intero ambiente: nella sabbia, nelle abitazioni e anche nel cielo. Prima di lasciare il Bed Aoi Lhil il barista, timoroso che il programma potesse veramente nuocere alla dissidente, aveva diminuito la quantità di energia inviata alla sala ologrammi. In una situazione normale l'energia rimanente sarebbe stata sufficiente ma, tra la continua creazione di nemici, i colpi letali e l'esplosione, il consumo del programma aveva avuto un picco improvviso. Di colpo l'energia non era bastata più e, pian piano, parti dell'ologramma avevano cominciato a cedere... fino a quando il programma si era disabilitato completamente.

D'un tratto libera dalla simulazione, Ael si ritrovò all'interno della spoglia sala ologrammi. Se avesse deciso di lasciarla avrebbe scoperto che il bar era stato totalmente sgomberato. In bella in vista sul bancone, però, c'era una bottiglia di birra romulana di alta qualità: il pagamento per il suo 'test' del programma olografico ma anche una specie di scusa.

Dai, non sono così crudele! Big Grin E nemmeno il barista lo è! Wink
#20

Mhai s'Siedhri

Romulan/Q

Boom. Ok, forse aveva esagerato. L'esplosione era avvenuta come aveva sperato, investendo buona parte dei suoi nemici, ma l'effetto dell'onda d'urto aveva colpito anche lei. Ritrovatasi sommersa dalla sabbia, Maya si ritrovò impossibilitata a respirare. Attenta a non aprire la bocca alla ricerca d'aria, in quanto farlo avrebbe significato riempirla di sabbia, la romulana iniziò a spostare la sabbia attorno a lei, cercando di farsi abbastanza spazio per riuscire a capire in che posizione si trovava. Se, presa dal panico, avesse iniziato a scavare senza prima fare un test della gravità, avrebbe rischiato di farlo verso il basso e quindi morire soffocata.

Prima che potesse realmente mettere all'opera il suo piano, d'improvviso la sala ologrammi si disattivò, liberandola da quella che si era rivelata una trappola mortale. Dopo aver respirato con sollievo diverse boccate d'aria, Maya si alzò e, con una rapidità che mostrava quanto temesse una ripartenza automatica del programma, lasciò la stanza. Tornata nel bar, la prima cosa che notò fu l'assenza di persone. Non una sorpresa. Poi il suo sguardo cadde sulla bottiglia sul bancone. "Dannato barista, pensi davvero che una birra mi farà dimenticare quello che è successo!? Kllhe, te la farò pagare... vedrai!" E mentre quella minaccia galleggiava ancora nell'aria, la romulana lasciò il locale... senza ovviamente dimenticarsi di portare la bottiglia con sé.

LOL, non mi aspettavo un disastro simile ma approvo. Bravo il mio disgregatore! ^^ Grazie per la role!
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