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TFB Legami Familiari: The End?
#31

Terrh s'Dor

Romulan

L'Imperatore costrinse Syvar a lasciarsi cadere, e ancora una volta la sua arma deviò la direzione del Teral'n, che invece di colpirlo in pieno, riuscì solo a ferire il ragazzo di striscio a livello dell'addome.
Ma il nipote non si fece scoraggiare e con rapidi movimenti, si rimise in piedi recuperando la posizione eretta, lasciando l'arma vulcaniana e reggendone una andoriana che Terrh gli aveva visto brandire qualche volta.
Non lo attaccò, e l'Imperatore ne apprifittò a sua volta per rimettersi in piedi.
La ferita dietro l'articolazione del ginocchio cominciava a farsi sentire, ma non tanto da metterlo in difficoltà quando stava in piedi.
Non vincerai contro di me, ragazzo. Alla tua età avevo già ucciso così tanti traditori da essere conosciuto in tutto l'Impero per la mia sete di sangue. Tu sei debole, e i deboli sono destinati a morire.
#32

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Un improvviso dolore all'addome fece comprendere a Syvar di essere stato colpito. A quanto pare era riuscito a deviare la traiettoria del Teral'n tanto quello che bastava per evitare il colpo mortale, ma non per schivarlo del tutto. Nonostante tutto, però, la ferita non sembrava essere grave: per quanto dolorosa doveva essere superficiale. Non gli avrebbe impedito di combattere.

"Allora la vecchiaia ti ha indebolito, zio." Si ritrovò a dire, sarcastico, rimanendo in posizione di difesa. "Altrimenti avresti già eliminato da tempo un debole come me e non saremo ancora qui a combatterci. O è stata la troppa pace a indebolire il tuo animo guerriero?"

Forse sfidarlo in quel modo non era esattamente una buona idea, ma cosa aveva lui da perdere? Se fosse stato sconfitto, l'imperatore l'avrebbe ucciso di certo, perché risparmiargli la vita sarebbe stato pericoloso. E avrebbe inviato all'impero un messaggio sbagliato: la pietà avrebbe potuto essere scambiata per un segno di debolezza. Ma se fosse riuscito a farlo arrabbiare, avrebbe potuto fare un errore.
#33

Terrh s'Dor

Romulan

I due si erano presi una pausa. Stavano scambiando ancora un paio di battute poi avrebbero continuato a combattere.
Le parole di Syvar erano state una provocazione, tuttavia aveva ragione: la vecchiaia aveva indebolito Terrh. Tutti quegli anni passati a parlare di politica e di leggi l'avevano arrugginito. Il Terrh di venti anni prima avrebbe ucciso il nipote in due mosse.
Ma la sferzata sulla pace l'aveva disturbato. Era senz'altro vero, l'Impero non avrebbe potuto reggere una guerra contro la Federazione, nè tantomeno contro l'Impero Klingon; era stato per questo che lui tempo prima aveva affidato alla Tal Shiar il compito di usare dei pretesti per far scoppiare la guerra tra i due nemici storici, Federazione e Impero Klingon.
Ma la Tal Shiar aveva fallito, Terrh si era sentito tradito. Per un fallimento del genere, tempo prima avrebbe condannato a morte Maiek, ma in quell'occasione, l'aveva perdonato. Cosa era successo? Cosa aveva cambiato Terrh s'Dor?
Era davvero debole? Non era in grado di governare? La lunga pace l'aveva ammorbidito?
No. Si costrinse a pensare. Lui era l'Imperatore, lui comandava e gli altri obbedivano, lui parlava e gli altri ascoltavano. Lui era la voce del popolo, la guida per gli esitanti e l'anima dell'Impero.
Ti ucciderò! Dovesse costarmi la vita, tu pagherai per avermi sfidato! E così dicendo, prese il Teral'n con entrambe le mani e lo lanciò verso il nipote, un proiettile pericoloso a velocità incombente.
#34

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Aveva sperato che l'imperatore, spinto dalla sue parole, facesse una mossa sbagliata, ma non si sarebbe mai aspettato che avrebbe lanciato il Teral'n contro di lui! Mentre l'arma si avvicinava veloce quasi come un proiettile, Syvar si ritrovò a dover tentare di schivarlo, spostandosi il più velocemente possibile a sinistra della sia traiettoria. Una cosa non semplice, visto il breve tempo a disposizione e la sua ormai evidente incapacità di prevedere quella mossa che, se fosse fallita, avrebbe lasciato suo zio indifeso. Un errore fatto a causa dell'ira? O l'imperatore aveva con sé qualche altra arma?

Se il movimento compiuto in quei brevi istanti fosse bastato ad evitare il colpo, il romulano sarebbe scattato verso l'imperatore con l'idea di colpirlo con la Chaka, stando però attento ad un eventuale movimento sospetto dell'imperatore. Se lo zio avesse tirato fuori qualche arma non sapeva esattamente cosa avrebbe fatto, ma probabilmente avrebbe lasciato perdere l'attacco e tentato una difesa di fortuna.
#35

Terrh s'Dor

Romulan

L'Imperatore aveva scagliato il Teral'n, la sua unica arma, contro il petto di Syvar, sperando di colpirlo ed ucciderlo con un singolo attacco.
Ma il nipote era molto più agile di lui e nonostante la ben misera distanza che li separava, riuscì a schivare il colpo.
A quel punto Terrh s'Dor era disarmato.
Ma non avrebbe ceduto.
Con la sua nuova arma, anche questa di fabbricazione straniera, il ragazzo si fiondò su di lui. A quel punto l'Imperatore poteva sperare solo in una cosa: riuscire a fermare il colpo usando entrambe le mani per afferrare la lama.
#36

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Se la schivata di Syvar aveva stupito l'imperatore, la mossa di quest'ultimo stupì alquanto il ragazzo. Quasi non ci poté credere quando lo zio bloccò la sua arma con le sole mani nude, tanto che non fece caso a cosa quella mossa disperata aveva comportato all'imperatore. Si era tagliato? O era riuscito a evitare la lama? In quel momento non gli importava. Sapeva soltanto che doveva reagire in fretta, prima che lo facesse Terrh. Così, senza lasciare - almeno per il momento - la lama, cercò di colpire con la gamba quelle dello zio, con l'obbiettivo di far cedere le sue ginocchia e magari farlo cadere.
#37

Terrh s'Dor

Romulan

Afferrando con entrambe le mani la lama dell'arma straniera del nipote, Terrh si era tagliato -e si stava tagliando- i palmi, con il sangue che iniziava a fuoriuscire e a sporcargli le maniche dell'abito regale.
L'Imperatore era disarmato, ma non aveva alcuna intenzione di cedere. Così iniziò a tirare verso di sè l'arma del ragazzo, il suo fine era disarmarlo, approfittando del fatto che iniziava a perdere la sansibilità alle mani e quindi anche al dolore.
Dal canto suo, Syvar iniziò a tirargli calci alle gambe, per farlo cadere in ginocchio e averlo in suo potere, ma, almeno per ora, Terrh s'Dor resistette.
#38

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

A quanto pareva, l'imperatore era ben saldo: qualche calcio non l'avrebbe fatto di certo cadere. Così Syvar si ritrovò costretto a rinunciare a quel tentativo, evidentemente vano, e a cercare una nuova soluzione al problema. Una soluzione che diventava ogni millesimo di secondo che passava sempre più urgente. Terrh, infatti, nonostante il sangue gli colasse sulle maniche, sembrava intenzionato a mantenere la presa sull'arma. E se Syyvar avesse continuato testardamente a tentare di trattenerla si sarebbe con ogni probabilità ritrovato in una brutta situazione. Non che quella attuale non fosse già brutta. Perché diavolo ho accettato la sua sfida! Si ritrovò a pensare, mentre con la mano sinistra recuperava il D'k tahg, il coltello klingon in suo possesso. Un bel colpo di disgregatore e tutto sarebbe finito! Invece ora mi tocca proseguire con questa farsa! Ma almeno avrò la soddisfazione di ucciderlo con un'arma straniera!

Una volta recuperato il pugnale, sempre che la forza dello zio non lo avesse sbilanciato in avanti, avrebbe tentato di colpire con esso alle mani o nella zona polso lo zio, in modo da liberare l'arma che ora Syvar stava tenendo con una sola mano. Se non fosse riuscito nel suo obbiettivo, allora avrebbe lasciato la Chaka, sperando che questo facesse involontariamente arretrare lo zio a causa della propria spinta e gli desse almeno un poco di libertà di movimento.
#39

Terrh s'Dor

Romulan

L'Imperatore continuava a mantenere la presa sull'arma del nipote. Ma ad un certo punto la mano sinistra lasciò la presa, e la forza di Terrh prese il sopravvento. Perse l'equilibrio, arretrando per bilanciare la forza con cui Syvar aveva sorretto la propria arma, che gli rimase tra le mani.
La lanciò indietro alle sue spalle, togliendogli un altro oggetto con cui avrebbe potuto attentare alla sua vita.
Ma Syvar aveva già estratto un'altra arma, un coltello anch'esso straniero. Terrh non si lasciò sfuggire l'occasione.
Brandì l'arma che il ragazzo aveva impugnato fino ad un momento prima e lo lanciò verso il suo proprietario, approfittando della media distanza che si era creata tra i due.
#40

Nérios Aev s'Rehu

Vulcan/Romulan

Ancora? Fu il pensiero che passò nella mente di Syvar mentre lo zio lanciava l'arma andoriana contro di lui. Purtroppo, il suo tentativo di colpire ai polsi l'imperatore con il pugnale era fallito e ora si ritrovava in una situazione non proprio felice. L'unica cosa che poteva fare, nuovamente, era tentare di schivare l'arma, spostandosi verso sinistra nel tentativo di allontanarsi dalla traiettoria dell'arma. Nel caso fosse riuscito nell'impresa (o, almeno, non avesse riscontrato troppi danni), sarebbe scattato verso l'imperatore - ora (forse) disarmato - con l'obbiettivo di accoltellarlo... magari al collo. In effetti, il romulano era abbastanza stufo di tutta quella faccenda. Prima suo zio fosse morto o fosse stato debilitato, prima lui avrebbe smesso di rischiare continuamente la vita di fronte ai suoi alleati, impossibilitati ad agire.
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