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TSE Heghlu'meH QaQ jajvam!
#1

Eral sutai-Cultuic

Klingon

Rimanere con le mani in mano non era una cosa che piacesse a Eral. Anche in quel momento la donna klingon avrebbe voluto trovarsi nello spazio, a combattere contro qualche intruso o qualche ribelle, al posto di ritrovarsi bloccata nell'orbita di Qo'noS. Ma non c'era altra scelta: la sua nave, la IKS wo'raD, era stata costretta ad attraccare alla Stazione Praxis per controlli tecnici e per prendere a bordo dei nuovi guerrieri, per sostituire quelli morti onorevolmente in missione (o in duello) e quelli che erano stati trasferiti per loro o per sua volontà ad altre navi od installazioni dell'Impero Klingon. Così, l'irrequieta capitano della wo'raD non poteva far altro che girare per la sua nave alla ricerca di qualsiasi cosa che avrebbe potuto distrarla dal suo obbligatorio non far nulla: litigi, duelli, problemi... qualsiasi cosa tranne tutto ciò che era connesso all'ingegneria (occupazione, secondo lei, ben poco onorevole per un klingon) e i controlli che stavano venendo svolti sulla sua nave a causa di quei piccoli problemi tecnici che avevano quasi rischiato di bloccare l'astronave vicino al confine della federazione. Ma erano i rischi del mestiere, no!?
#2

K'Nosso Surn

Klingon

K'Nosso sale sulla sua nuova assegnazione con rinnovata emozione ed impeto. Ha sentito parlare della wo'raD e spera che questa sia la sua possibilità di morire per quel che crede e per quel che protegge. Appena sistemate le poche cose che ha portato con se attiva il comunicatore:
Capitano, sono un nuovo guerrirero assegnato alla wo'raD e volevo incontrarla per discutere la mia assegnazione ed i miei doveri a bordo
Dice con modo brusco e secco, indice di rispetto per ogni buon Klingon.
Dove posso raggiungerla?
Aspetta risposta, grugnendo appena che per un Klingon non è mai male.
#3

Eral sutai-Cultuic

Klingon

Il suo giro per la nave era praticamente giunto al termine. La plancia era pochi passi davanti a lei ed Eral non aveva trovato nulla che potesse distrarla dal suo obbligatorio momento di riposo. Un riposo assolutamente indesiderato ed inutile, almeno per quanto la riguardava: lei era pronta per l'azione, per mettere la sua vita in prima linea, rischiare tutto per l'onore e l'Impero. Era un vero peccato che non potesse dire lo stesso sulla sua nave. Era possibile che dei ridicoli problemi tecnici avessero il potere di bloccarla lì? Per fortuna si stava svolgendo un piccolo cambio di equipaggio, altrimenti la situazione sarebbe stata ancor più deprimente.

Quando una voce maschile fuoriuscì dal suo comunicatore, il capitano poté finalmente intravedere la speranza di una vera e propria distrazione. Un nuovo guerriero, un nuovo sottoposto da osservare e testare. Cosa c'era di meglio per passare il tempo? Così, mentre oltrepassava la soglia della plancia, rispose alla chiamata: "Sono il capitano sutai-Cultuic. Mi può trovare in plancia." Una risposta semplice e breve, ma cosa sarebbe servito fare inutili giri di parole?
#4

K'Nosso Surn

Klingon

Senza ulteriori indugi K'Nosso chiude la comunicazione e si prepara per la visita. Sistema la divisa, l'armamentario e tutta la dotazione. Nonostante sia un Klingon sa che la prima impressione è quella che conta e vuole fare la sua migliore. Dopo essersi controllato si dirige verso la pancia con passo deciso e ritmico. Una volta entrato si mette sull'attenti battendo il pugno destro al centro del petto senza troppa gentilezza.
A rapporto capitano
Attende in posa composto e serio, ma emozionato.
#5

Eral sutai-Cultuic

Klingon

Dopo che la conversazione era stata terminata, Eral si era seduta sul suo posto in plancia e, dai pannelli sui braccioli, si era connessa al computer della nave. Per quanto l'uomo con cui aveva conversato non avesse riferito il suo nome e lei non glielo avesse chiesto, non erano molti i nuovi guerrieri assegnati alla nave. Le sarebbe bastato controllare nell'archivio del personale i loro volti e i loro nomi per poter partire col piede giusto. E, se il fatto che lei era una donna fosse stato un problema, sarebbe stata ben attenta a ridimensionare l'ego di quell'individuo come aveva fatto per molti nella sua carriera. Magari sbagliava a partire prevenuta, ma - per quanto le donne venissero rispettate come guerriere - ancora in molti avevano qualcosa da ridire su di un capitano donna.

Così, quando il klingon entrò finalmente in plancia, Eral sutai-Cultuic non poté fare a meno di sentirsi soddisfatta dal suo saluto rispettoso. Si alzò e si avvicinò al guerriero, riconoscendolo dal suo aspetto particolare ma fiero. "Qapla', guerriero Surn." Disse dunque. "I rapporti su di lei sono molto promettenti, quindi mi aspetto grandi cose dal mio nuovo capo della sicurezza." Aggiunse, in omaggio all'ottimo curriculum del tenente ma anche in una specie di flebile minaccia: se da lui si aspettava grandi cose, allora significava anche che il guerriero ne avrebbe pagato le conseguenze se il suo lavoro non fosse rientrato nelle sue aspettative.
#6

K'Nosso Surn

Klingon

Rimane in posa marziale e sussulta appena alle parole del capitano. Spero che avremo presto la possibilità di conoscerci meglio con un onorevole combattimento dice ghignando un sorriso sincero e non beffardo vedremo se le guerriere Klingon combattono ancora come si narrano nelle leggende dice ricordando la mitologia Klingon dove la prima donna sconfisse e si alleò col primo uomo per distruggere gli dei.
Per quanto riguarda la sicurezza mi metterò al lavoro immediatamente dice ma l'avverto che sono estremamente pignolo ed esigente continua incrociando le mani dietro la schiena soprattutto con me stesso e con i comandanti: se non diamo noi l'esempio nessuno si sentirà in dovere di garantire un vascello sicuro ed efficiente, minando così il nostro onore e la gloria dell'impero.
Osserva la donna per un istante per poi attendere riscontro.
#7

Eral sutai-Cultuic

Klingon

Alle parole di Surn sul combattimento, il capitano non poté fare a meno di ricambiare il sorriso, leggero ma sincero. Infatti, non aveva percepito alcun tono sarcastico nella voce del suo capo della sicurezza: la sua era solo una semplice sfida amichevole... anzi, un augurio. Non era di certo un modo per intaccare il suo potere in quanto donna. Non che per la loro cultura non fosse normale che le donne combattessero, anzi le guerriere klingon erano praticamente la norma.

"Mi farebbe davvero piacere combattere contro di lei." Rispose dunque, anche considerando che una sfida simile le avrebbe permesso di comprendere le capacità del suo nuovo guerriero. Non che avesse poca fiducia in lui: se si era diplomato all'accademia militare ed era stato assegnato alla flotta significava che era davvero abile nel combattimento. Se fosse stato altrimenti non si sarebbe trovato lì di fronte a lei. "Per un duello, sono sempre disponibile." Anzi, se doveva essere sincera, avrebbe accettato una sfida simile anche subito: combattere l'avrebbe aiutata a mettere da parte - almeno per un po' - l'irrequietezza che provava al rimanere bloccata su Qo'noS.

"Concordo pienamente. Chi ha il potere è il primo a dover dare l'esempio." Aggiunse, alle successive parole di Surn, provando un'istintiva simpatia per lui. Ma non sarebbero state le sue parole quelle che avrebbero dimostrato la sua fedeltà e la sua capacità, sarebbero state le sue azioni.
#8

K'Nosso Surn

Klingon

Surn ricambia il sorriso, sorprendendosi si quanto si trovi in sintonia col nuovo capitano nonostante non si siano mai incontrati prima.
Combatterei anche ora ma ritengo che sia mio dovere visionare personalmente lo stato della nave prima della partenza. Ottimismo e fiducia in questo ambito possono dimostrarsi errori letali. Dice pensando al suo compito nella sicurezza.
Quindi se non ha altro da aggiungere mi preoccuperei di visionare la nave e di farle pervenire quanto prima un rapporto dettagliato delle discrepanze e mancanze che dovranno essere colmate prima della partenza.
Spera che il suo predecessore abbia fatto un buon lavoro ed il suo rapporto risulti superfluo, ma nel suo lavoro non sono ammesse speranze e favoritismi, dopotutto ogni incidente a bordo sarebbe stata una sua diretta responsabilità.
Rimane immobile e composto aspettando una risposta dal superiore.
#9

Eral sutai-Cultuic

Klingon

Eral non poté fare a meno di sentirsi leggermente delusa all'idea di dover rimandare il combattimento, ma la delusione fu subito messa da parte dalla consapevolezza che il suo sottoposto aveva ragione: per quanto lei, attualmente, non avesse nulla di serio da fare, Surn doveva invece mettersi a lavorare. La nave e la missione venivano prima di qualsiasi divertimento personale... e anche del desiderio di testare le capacità dei nuovi arrivati. Avrebbe sicuramente avuto altre occasioni per mettere alla prova Surn.

"Perfetto!" Si limito quindi a dire. "Allora aspetterò il vostro rapporto." Continuò, considerando che - quanto meno - una volta ricevuto il rapporto in questione avrebbe avuto qualcosa da fare. Sempre che Surn trovasse qualcosa che era sfuggito al suo predecessore... cosa molto probabile, visto che Eral era stata costretta a sostituirlo proprio per le sue mancanze. Stava per congedare il guerriero, quando il suo addetto alle comunicazioni la richiamò, dicendole: "Signore, abbiamo ricevuto un messaggio criptato per lei." A quelle parole, la donna si avvicinò alla postazione delle comunicazioni e l'addetto le lasciò il posto, permettendole di visionare il messaggio di testo con una certa privacy. Mentre leggeva, però, sul suo volto comparve un'espressione quasi rabbiosa.

"Guerriero Surn, credo che il rapporto dovrà attendere. Abbiamo l'ordine di partire immediatamente. Una nostra nave è stata distrutta al confine con la Federazione."
#10

K'Nosso Surn

Klingon

Surn assiste alla scena con il solito atteggiamento composto senza lasciar trapelare alcuna emozione. Alle parole del comandante ghigna appena.
Non sono d'accordo con lei capitano dice serio il rapporto sarà eretto durante il viaggio dice secco non possiamo permetterci alcun errore con una prospettiva di lotta continua nonostante gli umani non eccellono nel combattimento la loro tenacia quando messi alle strette non deve essere ignorata, altrimenti potrebbe rivelarsi una leggerezza fatale conclude
Col suo permesso inizierei immediatamente senza perdere altro tempo dato che non ne abbiamo più sottolinea rimanendo sempre marziale e composto come una statua.
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