15-08-2024, 01:49 PM
@Neris ... e una!
Korinna Suder
Betazoid
Nel corso degli anni Korinna aveva ripensato spesso al momento in cui aveva deciso di lasciare la Flotta e alla delusione che le decisioni del Comando le avevano causato. Betazed faceva ormai parte della Federazione e l'incidente con i Klingon le aveva dato una doccia fredda sulle implicazioni di una tale affiliazione, sul fatto che andarsene non avesse realmente risolto il problema, le aveva semplicemente consentito di non vederlo per un po'. I Klingon, con quella loro natura grezza e combattiva, avevano finito per risvegliare il suo desiderio di agire: negli ultimi mesi aveva imparato ad apprezzarne la cultura, il loro religioso senso dell'onore ed era riuscita a guadagnarsi il rispetto di alcuni dei colleghi, anche se probabilmente avrebbero continuato a considerarla un'aliena e a chiedersi quando li avrebbe pugnalati alle spalle per tornarsene da dove era venuta.
Dopo quasi un anno passato ad occuparsi delle mansioni più disparate, coprendo le necessità di bordo lì dove si presentavano, era stata richiesta la sua presenza per una missione diplomatica. Korinna non aveva più avuto occasione di lavorare con Seeth dal termine dell'incidente diplomatico che l'aveva portata sulla Kal'Ruq e ritornare ad interessarsi a simili questioni dopo tanto tempo le faceva uno strano effetto: sarebbe stata all'altezza? Non si riteneva ancora un'esperta delle complicate dinamiche sociopolitiche dell'Impero e l'ironia di occuparsi di diplomazia bardata di un'uniforme klingon avrebbe probabilmente fatto stocere il naso ai suoi docenti su Betazed, ma in fondo quella era un'occasione come un'altra per esplorare più a fondo la loro cultura e la betazoide era intenzionata a fare del suo meglio perché quella missione avesse successo.
Korinna fu la prima a raggiungere la sala teletrasporto non appena la Kal'Ruq si fermò in orbita attorno al pianeta. Si trattava di una colonia curiosamente piccola, che tuttavia nelle ultime settimane era riuscita a causare non pochi problemi: dopo aver dichiarato la propria indipendenza dall'Impero aveva tappezzato di trappole la superficie ed era riuscita a mettere fuori combattimento perfino gli sparvieri che erano stati mandati a sedare la rivolta, dando prova di una capacità strategica poco ortodossa, ma sicuramente efficace. Inutile dire che l'Impero intendeva sedare quella rivolta il più rapidamente possibile. Seeth era in qualche modo riuscita a convincere i suoi superiori a tentare la via diplomatica e aveva condotto la prima fase di quel negoziato, riuscendo a ottenere dai rappresentanti dei ribelli un incontro che lasciava ben sperare, nonostante molti a bordo già scommettevano si trattasse di una trappola. Forse per questo nessuno aveva avuto da ridire quando la mezza klingon aveva richiesto l'assistenza di Korinna, che era ancora incerta se avrebbe dovuto sentirsi lusingata od offesa al riguardo.
C'è qualcosa in particolare che dovrei sapere sui nostri amici, prima di raggiungerli? si informò la betazoide, voltandosi verso l'ingresso della sala teletrasporto non appena percepì la presenza di Seeth alle proprie spalle.
Dopo quasi un anno passato ad occuparsi delle mansioni più disparate, coprendo le necessità di bordo lì dove si presentavano, era stata richiesta la sua presenza per una missione diplomatica. Korinna non aveva più avuto occasione di lavorare con Seeth dal termine dell'incidente diplomatico che l'aveva portata sulla Kal'Ruq e ritornare ad interessarsi a simili questioni dopo tanto tempo le faceva uno strano effetto: sarebbe stata all'altezza? Non si riteneva ancora un'esperta delle complicate dinamiche sociopolitiche dell'Impero e l'ironia di occuparsi di diplomazia bardata di un'uniforme klingon avrebbe probabilmente fatto stocere il naso ai suoi docenti su Betazed, ma in fondo quella era un'occasione come un'altra per esplorare più a fondo la loro cultura e la betazoide era intenzionata a fare del suo meglio perché quella missione avesse successo.
Korinna fu la prima a raggiungere la sala teletrasporto non appena la Kal'Ruq si fermò in orbita attorno al pianeta. Si trattava di una colonia curiosamente piccola, che tuttavia nelle ultime settimane era riuscita a causare non pochi problemi: dopo aver dichiarato la propria indipendenza dall'Impero aveva tappezzato di trappole la superficie ed era riuscita a mettere fuori combattimento perfino gli sparvieri che erano stati mandati a sedare la rivolta, dando prova di una capacità strategica poco ortodossa, ma sicuramente efficace. Inutile dire che l'Impero intendeva sedare quella rivolta il più rapidamente possibile. Seeth era in qualche modo riuscita a convincere i suoi superiori a tentare la via diplomatica e aveva condotto la prima fase di quel negoziato, riuscendo a ottenere dai rappresentanti dei ribelli un incontro che lasciava ben sperare, nonostante molti a bordo già scommettevano si trattasse di una trappola. Forse per questo nessuno aveva avuto da ridire quando la mezza klingon aveva richiesto l'assistenza di Korinna, che era ancora incerta se avrebbe dovuto sentirsi lusingata od offesa al riguardo.
C'è qualcosa in particolare che dovrei sapere sui nostri amici, prima di raggiungerli? si informò la betazoide, voltandosi verso l'ingresso della sala teletrasporto non appena percepì la presenza di Seeth alle proprie spalle.