TFB Due mesi dopo la visita su Betazed
#11

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Sollevai un sopracciglio quando di Korinna nominò Trillius Prime. Ricordavo delle descrizioni fatte da mio padre, quelle rare volte che ci era stato e mi incuriosiva terribilmente. Avrei voluto visitarla. «Mi sembra un'ottima idea. Concordo per Tomi, può imparare molto da culture diverse dalla propria e avrebbe voi come guida. Ammetto che sono sorpresa: credevo che voi, perdonami la semplificazione, nasceste con le abilità telepatiche come noi vulcaniani e crescendo le... imparaste ad usare.» ammisi. Per noi era già nel DNA, nascevamo già con le doti telepatiche e lentamente, imparavamo ad utilizzarle in maniera efficiente e correttamente, grazie ai nostri genitori ed insegnamenti.

Per quanto riguarda l'argomento del contatto con Mestral, ci riflettei un istante. «No, non credo che sarebbe inappropriato contattarlo, anzi, credo gli farà piacere sentirvi. Sia tua che Nat siete anche suoi amici e tali rimarrete, se non converrete altrimenti. In ogni caso, ultimamente so che stava lavorando molto ad un progetto in accademia, se non ti risponde nell'immediato è per quello. Ha presentato tempo fa questo progetto ed era molto fiero. Lascerò a lui le spiegazioni del caso, se ti interesserà saperne di più» ammisi pacatamente.

Annuii. «Grazie e no, non sarà facile, ma prima di tutto devo capire se lui accetta o se... ciò che ho provato era tutta una pia illusione, sebbene io e Dakona non rimpiangiamo quanto successo.» ammisi, ripensando ad una discussione avuta, tempo prima e che ringraziavo di aver avuto perché mi rilassava un po' da quel punto di vista «Nei giorni scorsi riflettevo su una cosa che mi hai detto, sempre l'ultima volta che ci siamo viste di persona e riguardava la matenrità. Qualcosa di illogico mi turbava; come mi suggerivi correttamente tu la mia cartella è facilmente consultabile da chiunque medico della Flotta in qualunque località io mi trovi e niente di obbliga a tornare sul pianeta. A parte il desiderio di far crescere i miei ipotetici figli su Vulcano per far avere dei suoi pari con cui confrontarsi e/o, avere un rapporto più stabile con i suoi zii e i cugini. Ho solo questa ipotesi: non volevo fosse nessuno della Flotta, nessuno che non fosse... Dakona e mi avrebbe ferito non avere lui, al mio fianco come avviene attualmente. Quello che provo era sempre stato più complicato di quanto non volessi ammettere a me stessa. Mi chiedo come fate a vivere con questo sentimento di incertezza.» ammisi pacatamente. 
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#12

Korinna Suder

Betazoid

Per le Dee, no! esclamò Korinna, colta di sorpresa e allo stesso tempo inorridendo al pensiero che Tomi avrebbe potuto sviluppare abilità mentali in tenera età Qualche volta succede che dei bambini nascano con capacità telepatiche già presenti in forma matura, ma fortunatamente sono casi rari. Impieghiamo anni per imparare a filtrare pensieri e sentimenti altrui e a quell'età non hanno le competenze per distinguere se stessi dagli altri, figurarsi riuscire a capire quali pensieri ed emozioni sono realmente i loro... è una cosa che impatta gravemente sullo sviluppo... spiegò, abbassando leggermente la voce, quasi temesse che qualcuno potesse sentirla ...è difficile che questi bambini riescano a condurre una vita normale. Meno rari sono i casi precoci, che iniziano già verso i 10, 11 anni e in genere possono essere recuperati grazie ad insegnanti esperti. Abbiamo delle scuole speciali per questi casi, ma è comunque una diagnosi abbastanza temuta dai genitori. Per quanto ne sappiamo né nella mia famiglia, né in quella di Nat è mai successo quindi siamo ottimisti. rispose Korinna ... ma resta comunque un periodo difficile. Personalmente non tornerei adolescente nemmeno se fosse possibile. La telepatia è ancora sopportabile, ma iniziare a sviluppare abilità empatiche con tutti gli ormoni già fuori fase è stato un incubo... e le mie abilità sono nella norma, non oso immaginare per chi è più sensibile. disse, ripensando a quel periodo con un misto di affetto e disperazione.

Lo sentirò di persona, allora decise, lieta di apprendere che non ci fossero problemi riguardo al fatto di contattare il vulcaniano e, in parte, curiosa di scoprire quale fosse il misterioso progetto che lo teneva impegnato. ... e da quello che ho visto tra i tuoi ricordi sono ragionevolmente sicura che tu non abbia niente di cui preoccuparti riguardo ai sentimenti di Dakona suggerì, rimanendo tuttavia perplessa di fronte alle ultime informazioni.

... sei sicura, comunque che farti seguire dal padre del bambino sia una buona idea? Non so come sia questo Dakona, ma quando è nato Tomi, Nat era talmente confuso che è andato in crisi perfino nel firmare i documenti di accesso all'ospedale... e ti ricordo che è uno scrittore. precisò Korinna con un'occhiata eloquente. ... anche se devo ammettere che so poco dei rigeliani e della loro cultura, oltretutto temo di non essere in grado di distinguerli da voi vulcaniani: se ne avessi incontrato uno probabilmente avrei dato per scontato fosse un tuo connazionale. si ritrovò a riflettere a voce alta.
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#13

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

A quanto pare dimenticai per un istante che per i betazoidi la telepatia era più complicata da gestire, dovevano effettivamente imparare a filtrare le proprie emozioni e i propri pensieri da quelli degli altri.

«Ti chiedo scusa, dimenticai per un istante quanto la vostra esperienza da telepati sia notevolmente diversa dalla nostra. Comprendo le tue preoccupazioni riguardo allo sviluppo delle abilità empatiche durante l'adolescenza. È un periodo complesso per molti individui, e l'aggiunta delle abilità telepatiche o empatiche potrebbe complicare ulteriormente le cose e capisco quando mi dici che non è un periodo che vorresti rivivere. Tuttavia, credo che l'adolescenza sia un periodo turbolento per tutti.» ammisi pacatamente.

«Molto bene» dissi riguardo Mestral per poi annuire quando parlò di Dakona e i miei ricordi «Mi fido di te e del tuo giudizio.»
Era un'esperienza totalmente nuova per me e in parte mi preoccupava, ma dall'altra ero convinta che dovevo esplorare quel lato per me inedito, senza timore alcuno.

Quanto alla mia decisione di far seguire Dakona, ad un eventuale nascita di un nostro bambino, ci riflettei con attenzione. «Non avevo idea che tuo marito fosse andato in confusione. Devo ammettere che stavo pensando più come come ufficiale di flotta che come possibile genitore, perché in condizioni normali ti direi che sono assolutamente convinta che Dakona sia in grado di gestire la situazione in modo appropriato. Tuttavia, ti ringrazio per avermi dato uno spunto di riflessione. Credo che quando succederà, sarà meglio per il suo bene delegare e lasciare Dakona a fare... il genitore e non il medico. Sebbene credo che sarà difficile scindere le due cose del tutto.» ammisi pacatamente.

Infine, risposi alle sue riflessioni sulla difficoltà di distinguere tra vulcaniani e rigeliani. «Capisco che la somiglianza tra i vulcaniani e i rigeliani, almeno dal punto di vista esteriore, possa portare a confusione. La prima volta confuse anche me, lo ammetto, ma ci sono differenze culturali che ci differenziano e che aiutano a riconoscere un vulcaniano da... un rigeliano, appunto, con più facilità.» ammisi, ripensando alla prima volta che lo incontrai e che io stessa dimenticai per un istante che uno dei miei medici di bordo fosse un rigeliano e non un vulcaniano.
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#14

Korinna Suder

Betazoid

In realtà... io avevo dato per scontato che anche voi sviluppaste le abilità telepatiche durante l'adolescenza, non ho mai visto bambini vulcaniani utilizzarle. rispose Korinna, realizzando solo in quel momento che probabilmente i bambini semplicemente non le avevano affinate in misura sufficiente per poterle utilizzare. Curioso. valutò Pur avendo la stessa abilità sembra che si sia evoluta in modo diametralmente opposto: voi avete un ruolo attivo e dovete cercare il contatto telepatico, noi dobbiamo agire per evitarlo... ed è talmente faticoso che la nostra intera società si è sviluppata in modo tale che non sia necessario farlo: è molto più semplice accettare e simpatizzare con emozioni e pensieri altrui che bloccarli ed è esattamente quello che facciamo. Se non fosse che per gran parte delle altre culture questo è un problema credo non ci saremmo mai nemmeno posti il dubbio su dove sia corretto porre un limite nel contatto con le menti altrui... o con i corpi altrui, per quel che può valere. Il senso del pudore che sembra essere presente nella maggior parte delle culture è al di là della nostra comprensione. ragionò, lasciandosi sfuggire un sorriso riguardo al ricordo di un gruppo di adolescenti terrestri che aveva conosciuto di recente e che, effettivamente, non erano poi così diversi dai suoi connazionali, telepatia o meno.

... e a proposito... qui devi aiutarmi a tradurre: è preoccupazione quella che vedo quando parli del dottore? Con questi dannati computer di mezzo ti percepisco viva quanto un ologramma. Queste comunicazioni mi fanno ammattire, mi perdo tre quarti di quello che viene detto! brontolò frustrata, complice la stanchezza per la lunga giornata e la consapevolezza fin troppo dolorosa di come questo fosse già accaduto in passato. ... ma sorvoliamo sul povero Nat. E' molto legato a Tomi, però a volte quando c'è di mezzo nostro figlio sembra diventare un'altra persona: qualunque cosa nella sua mente sembra potersi concludere in una tragedia, se non ci fossi io credo che finirebbe per soffocarlo nel tentativo di evitargli che si faccia male. sospirò ... sia chiaro che Tomi ci mette del suo. Uomini... concluse, per la mancanza di una spiegazione migliore.

Comunque se anche tu hai difficoltà a distinguere tra vulcaniani e rigeliani mi consolo ridacchiò dovrai aggiornarmi sulle differenze culturali, allora. Ci sono tante di quelle specie in questo quadrante che della maggior parte so davvero poco confessò.
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#15

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

La guardai e cercai di capire come spiegare la cosa a Korinna.
«Da bambini non abbiamo ancora gli strumenti per imparare ad utilizzare la telepatia correttamente, ma anche noi abbiamo degli insegnanti che con la logica, ci insegnano a gestire e migliorare questa nostra abilità.» ammisi per poi aggiungere, ripensando agli anni che erano passati dalla prima volta che ci eravamo incontrate sulla Constellation «Siamo quasi agli antipodi, non è vero? Tuttavia nonostante le nostre differenze riusciamo a far funzionare la nostra amicizia, nonostante qualche discussione

La guardai e alla fine, annuii. «Si è preoccupazione e ansia. Non sarà un pensiero logico, ma riconosco quello che provo, credo di essermi innamorata per la prima volta nella vita e non mi sono mai sentita così prima d'ora per nessuno. Ti ringrazio per avermi rassicurata, ma non so perché sono un poco impaurita e pessimista. Ho... timore di rovinare tutto. Eppure non ho mai avuto paura di confrontarmi con lui, talvolta ho la sensazione che mi conosca fin troppo bene. Non solo dopo la missione, ma talvolta preferisco confrontarmi con lui prima che con il consigliere di bordo. Mi... sento al sicuro con lui.» ammetterlo ad alta voce, era difficile in un certo senso, ma stavo cercando di ascoltarmi.

Abbozzai un leggerissimo sorriso alle sue ultime parole.
«Consolati pure. Considera che biologicamente siamo perfettamente identici, cambia solo la reazione che abbiamo ad alcuni farmaci. In ogni caso, credo che non incontreremo mai tutti gli abitanti dell'universo e forse è meglio così: non potremmo più avere la scusa di esplorare nuovi mondi e civiltà se li conoscessimo giù tutto.» dissi forse un po' troppo filosoficamente.
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#16

Korinna Suder

Betazoid

Korinna si ritrovò a sorridere alle parole della vulcaniana sicuramente tra le nostre culture ci sono grandi differenze, ma sai... non ci definirei agli antipodi. Siamo entrambe specie telepatiche e razionali. Voi fondate il vostro pensiero sulla logica, noi sulla comprensione reciproca, ma difficilmente vedrai uno di noi impuntarsi in quella che definiresti una posizione illogica per puro orgoglio o vanità. Per ragioni diverse e in modi diversi, ma entrambe le nostre culture credono nell'onestà. La meditazione è un pilastro fondante della nostra cultura come della vostra ed entrambe le nostre specie sono fortemente spirituali... e potrei continuare. In fondo credo che le differenze siano più una questione di prospettiva che di sostanza. ragionò lì per lì. Comunque stavolta temevo di averti persa per davvero ammise per poi ascoltare silenziosamente le preoccupazioni di T'Dal riguardo alla nuova relazione.

Conosco la sensazione rispose infine ... più lasciamo che una persona occupi uno spazio importante nella nostra vita, più l'idea di perderla diventa insopportabile... e più sarà in grado di ferirci. Credo che quello che stai provando si chiami "spirito di autoconservazione". Benvenuta tra noi comuni mortali. non poté fare a meno di ridacchiare affettuosamente la betazoide, per poi convenire con l'ultima affermazione della vulcaniana. Non me ne parlare... non esiste un posto in cui mi senta a casa come questo pianeta... ma allo stesso tempo comincia di nuovo ad andarmi stretto. Non vedo l'ora di avere una scusa per potermene andare almeno per qualche giorno. confessò.
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#17

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Ascoltai la sua riflessione e annuii. Non avevo mai considerato davvero quel punto di vista e iniziai a ragionare non più sulla questione delle differenze culturali, quanto riguardo e relative similitudini, tra le nostre specie. «Ora che poni l'accento su queste somiglianze devo dire che concordo sul fatto che le differenze culturali sono più una questione di prospettiva che di sostanza, proprio per ciò che hai elencato. Non avevo mai visto ciò che ci accumuna sotto questa luce. In effetti, molte delle divergenze tra le  nostre culture potrebbero essere attribuibili a una diversa interpretazione delle stesse cose. Penso che questo sia particolarmente evidente quando si tratta di concetti come l'amore, l'amicizia e il valore della vita. La nostra cultura tende a esplorare queste questioni con la razionalità e la logica, mentre altre culture come la tua possono farlo attraverso l'esperienza e l'emotività; non si escludono a vicenda, ma si completanoLe differenze possono esistere, ma ciò non significa che debbano portare a conflitti o divisioni. L'importante è essere aperti al dialogo e alla comprensione delle diverse prospettive.» ammisi pensosa, per poi annuire, quando disse che temeva di avermi persa.
«Lo capisco e credo che da una parte stavo effettivamente perdendo me stessa. Riflettendoci a posteriori, avrei dovuto ascoltare i consigli che mi erano stati dati, cercare di prendermi qualche giorno di pausa, per comprendere e gestire non solo le mie emozioni in modo razionale, ma senza mai reprimerle completamente come cercai di fare... e questo vale anche i miei pensieri. Ho preso diverse decisioni illogiche e alcune avrei dovute prenderle in maniera logica molto tempo fa. Devo dire che l'esperienza su New Vulcano non era così traumatica come pensavo fosse.» ammisi per poi ascoltare le sue parole riguardo al fatto che era una cosa normale, che lei lo capiva e mi dava il benvenuto tra i comuni mortali qualunque cosa significasse.

«Grazie» dissi in un primo momento per poi aggiungere «Mi hai appena ricordato una cosa che mi ha detto mio fratello maggiore quando ero su New Vulcano e credo di iniziare a capire cosa intendesse. Mi disse e cito "ti consiglio di non permettere che il tuo timore ti impedisca di goderti la tua vita e le tue relazioni. Sarebbe un peccato sprecare un'opportunità per la paura del dolore. La vita è piena di rischi e di incertezze, ma questo non dovrebbe impedirci di sperimentare nuove esperienze e di costruire relazioni significative. Non è logico." Soprattutto nella mia posizione attuale, di rischi e di incertezza al comando ne ho avuti abbastanza e devo anche considerare che la vulnerabilità è una parte inevitabile delle relazioni interpersonali. Non posso prevedere il futuro o controllare le azioni degli altri, ma possiamo lavorare sulla nostra capacità di accettare la possibilità del dolore e di imparare da essa. Credo che dovrei passare più tempo con Tolaris.» dissi pacatamente, mostrando un leggero sorriso per un istante. Ero grata di aver riscoperto il legame con secondogenito della mia famiglia, ma fortunatamente non era troppo tardi. 

Annuii alle sue parole riguardo l'andare stretto il pianeta.

«Comprendo perfettamente la tua necessità di allontanarti dal pianeta per un po'. Ho riscoperto quanto è necessario prendersi momenti di isolamento per la meditazione e la riflessione nonché a volte abbiamo bisogno di allontanarci dalla nostra routine per ricaricare le energie. Dovrei utilizzare seriamente il ponte ologrammi.» pensai ad alta voce.
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#18

Korinna Suder

Betazoid

Korinna annuì mentre ascoltava l'analisi dell'amica, ma a un certo punto si sentì in dovere di interromperla concordo sul fatto che ci sono grosse differenze nel modo in cui le nostre culture si approcciano a temi come l'amore... ma non sono così sicura che razionalità, esperienza, logica ed emotività si escludano a vicenda. Per noi è importante ascoltare le nostre emozioni, ma ascoltarle non implica necessariamente seguire la strada che indicano. Direi piuttosto che le usiamo come preziosi suggerimenti per capire cosa è bene per noi e cosa ci porterà a soffrire... trovo ci sia della razionalità in questo. annunciò con un sorriso divertito sapendo che, in fondo, quel discorso era un puro esercizio mentale ... e allo stesso modo sono certa che anche la vostra logica tenga conto dell'esperienza più di quanto vi piaccia pensare insinuò, punzecchiando di proposito l'amica, felice che fosse nuovamente disposta a concederle di giocare un po'.

Comunque sono felice che tu sia tornata... e perdonami per averti fatta soffrire. Diresti che una in grado di leggere nel pensiero dovrebbe saper fare di meglio, eppure la storia continua a ripetersi. Chissà se verrà mai il giorno in cui io e i miei connazionali smetteremo di credere di poter prevedere perfino il futuro con le nostre abilità. scherzò in tono cordiale. Sai una cosa? Tuo fratello mi piace, dovrai presentarmelo un giorno. decise, trovando profondamente saggia l'affermazione del vulcaniano.

Tra l'altro sarei curiosa anch'io di provare un ponte ologrammi: ne ho sentito tanto parlare quando ero nella Flotta, ma non ho mai avuto il tempo di darci un'occhiata. Qui da noi non sono molto popolari, anche se non saprei dirti per quale ragione. Probabilmente è solo diffidenza per le nuove tecnologie ipotizzò, distogliendo lo sguardo dal monitor per osservare Tomi che attraversava di corsa la stanza. Poteva percepire chiaramente l'entusiasmo del bambino e si concesse un sorriso felice all'idea che, nonostante fosse stata una giornata stancante, il festeggiato non solo era ancora pieno di energia, ma aveva apprezzato la festa. Un palloncino volò nella sua direzione e Korinna lo fece rimbalzare un paio di volte sulla punta di un dito prima di rispedirlo al bambino. Tomi, vieni a salutare la zia T'Dal lo chiamò, visto che ormai aveva evidentemente palesato la propria presenza.

Il bambino non se lo fece ripetere due volte e balzò sul divano Ciaooo! esclamò Tomi, sventolando il palloncino verso lo schermo. E questa è la ragione per cui non ti chiamo mai da casa... precisò Korinna, trattenendo il palloncino per evitare che suo figlio glielo cacciasse in un occhio.
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#19

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Ascoltai le sue parole e ci riflettei, con attenzione, per poi annuire. La logica e l'esperienza non erano necessariamente in conflitto con le emozioni, avevo forse semplificato molto: anche se la nostra cultura privilegiava l'approccio razionale alle questioni personali, dovevo riconoscere che le emozioni potevano fornire una comprensione profonda di noi stessi e degli altri. Tuttavia, era importante non permettere alle emozioni di sovrastare la razionalità e di agire in modo impulsivo, come mi era capitato. La capacità di trovare un equilibrio tra la razionalità e l'emozione era una virtù apprezzata nella cultura vulcaniana e mi chiesi se sarei mai stata in grado di trovarlo.
«Credo tu abbia ragione, l'esperienza insegna e si c'è della razionalità in quel pensiero. Devo anche ammettere che, anche se non ero pronta a farlo, nonostante io sia stata cresciuta con l'idea che l'emozione sia il nemico della logica, e che la ragione sia la guida più affidabile per le nostre decisioni; ho imparato che la razionalità non può essere l'unica fonte di conoscenza nella nostra vita, e che l'esperienza e l'emozione sono elementi essenziali per comprendere il mondo che ci circonda. L'empatia, l'amore e la comprensione delle emozioni degli altri possono, infatti, portare a una maggiore comprensione e rispetto reciproco.» ammisi guardandola.
Annuii, per poi aggiungere «Scuse accettate, solo se accetterai le mie, Korinna. Sono andata sulla difensiva illogicamente.» 

Ascoltai le sue parole riguardo mio fratello e ci riflettei con attenzione.
«Credo che potresti andare d'accordo con entrambi i miei fratelli per motivi diversi» ammisi pensosa per poi aggiungere «Riguardo alla richiesta di presentare Tolaris, mio fratello maggiore, devo dire che sarei lieta di farlo. Lui è il più pragmatico di me e di Elieth. Sarà che Elieth è un ambasciatore e ho sempre trovato che la logica e l'abilità di comunicazione di Elieth fossero straordinarie, ma ho scoperto che Tolaris è la persona a cui potrei fare riferimento per chiedere dei consigli e non all'ambasciatore. Il Kolinahr l'ha reso un po' distante da alcune situazioni e talvolta è più difficile comunicare con lui; con Tolaris è diverso.» ammisi pensosa. Lui mi ricordò quanto fossi entusiasta di poter ricominciare su New Vulcano, di aiutare a ricostruire la mia vita oltre che il pianeta, ben prima che iniziassi a sentire la responsabilità verso la nave e che chiunque fosse un mio sottoposto fosse parte della mia famiglia. Ora c'era solo una persona che desideravo fosse nella mia vita e dovevo ascoltare di più anche me stessa.

«Per quanto riguarda la tua curiosità riguardo al ponte ologrammi, la prima volta che verrai te la farò provare e mi dirai che cosa ne pensi. Potrebbe essere diffidenza per le nuove tecnologie oppure il non voler distrarsi dalle faccende quotidiane con delle situazioni molto distanti dalla realtà in cui si vive... per non vivere in un'illusione. Certo è un po' difficile rendersi conto del tempo che passa, ma aiuta il benessere mentale» ammisi. Per me non era difficile rendermi conto quanto tempo era passato e chiudere la simulazione, ma alcuni guardiamarina passavano molto del loro tempo a disposizione sul ponte ologrammi e in parte li capivo, soprattutto quando si trattava di un primo viaggio quinquennale. 

Quando sentii correre e notai il palloncino, abbozzai un piccolo sorriso quando Korinna disse che non mi chiamava mai da casa.
«Capisco ora. Ciao, Tomi. Volevo farti gli auguri. Com'è stata la festa?» chiesi.
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#20

Korinna Suder

Betazoid

... e sbaglio, o tu per prima spesso ti affidi al giudizio impregnato di emozioni dei tuoi ufficiali nei momenti più difficili? chiese Korinna, con una strizzatina d'occhio in direzione dell'amica. ... e con questo penso di averti punzecchiata a sufficienza per oggi. Scuse accettate T'Dal. Ovviamente. precisò la betazoide con un cenno di assenso e un sorriso. La prospettiva di poter conoscere il resto della famiglia di T'Dal la incuriosiva non poco: non solo perché dai suoi racconti sembravano persone interessanti, ma anche perché T'Dal era l'unica vulcaniana con la quale era riuscita ad instaurare un rapporto sufficientemente stretto da poter scoprire qualcosa sulla loro cultura che non fossero gli aridi resoconti dei testi dell'Accademia e quell'opportunità solleticava la sua curiosità.

Fammi sapere se e quando ci sarà modo di farti visita a casa si raccomandò, sapendo che la questione del ponte ologrammi si sarebbe rivelata un po' più complessa. Da quando aveva rinunciato al suo ruolo nella Flotta le ragioni per viaggiare si erano ridotte di molto e ancora di più quelle per accedere a un qualunque posto dotato di ponti ologrammi. Contava di porre rimedio a quella situazione quanto prima, ma nel frattempo la curiosità sarebbe rimasta.

Abbiamo giocato a kadis-kot e ho vinto io due volte! Poi c'erano tantissimi dolci e anche la torta di cavat con la frutta e... iniziò Tomi, non sapendo più bene come proseguire cosa ti hanno regalato? suggerì Korinna ah! Guarda! esclamò, lasciando senza troppi complimenti il suo palloncino nelle mani di Korinna per poi correre da dove era appena arrivato e ritornarvi poco dopo con la scatola colorata di un gioco di costruzioni ho già iniziato, mi sta aiutando mamma... disse tirando fuori dalla scatola alcuni pezzi già assemblati non si capisce ancora, ma è un robot, questa è la parte del corpo e questo è il motore... spiegò, azionando il meccanismo che, una volta completato, lo avrebbe fatto muovere. Korinna non poté fare a meno di sospirare, realizzando in quel momento che l'aggeggio era molto più rumoroso di quanto avesse inizialmente previsto. Tra quello e Tomi cominciava a temere per i suoi momenti di pace.

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